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La Top 11 del Paradiso!

In questi anni ci hanno lasciato tantissimi calciatori, alcuni nel pieno della loro giovinezza, quelli che hanno accompagnato le nostre domeniche. Mi sono chiesto, in un momento di nostalgia, quale sarebbe la top 11 in paradiso?  Modulo: 4-3-1-2 Portiere: Mancini Difensori: Astori, Mihajlović, Scirea, Fortunato  Centrocampisti: Meroni, Di Bartolomei, Re Cecconi  Trequartista: Maradona Attaccanti: Vialli, Rossi  Allenatore: Sven-Göran Eriksson Francesco Mancini Matera, 10 ottobre 1968 – Pescara, 30 marzo 2012 Di ruolo portiere, pilastro nel Foggia dei miracoli di Zeman. Fortissimo con i piedi, il predecessore del portiere moderno; con Guardiola, forse, si sarebbe giocato le sue chances. Ha fatto scuola a tanti suoi colleghi. Causa della morte: infarto. Anni 44.  Giuliano Giuliani  Roma, 29 settembre 1958 – Bologna, 14 novembre 1996 La storia di questo ragazzo è un’altalena russa nel vero senso del termine. All’Inter doveva sostituire l’Uom...

La mia top 11 Juventus del cuore

Una top undici difficilissima da scegliere visti gli innumerevoli campioni che hanno indossato la maglia bianconera nel corso del tempo ma che tuttavia rappresenta di più i miei ricordi di calcio giocato dall’età adolescenziale ad oggi,  oltre all’ammirazione personale, per alcuni campionissimi che non potevo  assolutamente escludere dalla mia Juventus più forte degli ultimi 25 anni.

Portiere

Senza alcun ombra di dubbio scelgo Gianluigi Buffon. Prelevato dal Parma nel 2001 per 75 miliardi di lire, a soli 23 anni diventa il titolare inamovibile della Juventus, in cui saprà costruire una grandissima carriera che gli consentirà di essere il numero uno al mondo per tantissimi anni. Tecnica, senso della posizione, leadership e soprattutto grandi riflessi: soprannominato “Superman”, resterà per sempre un  portiere eccezionale e che probabilmente non rivedremo per un bel pezzo nemmeno in nazionale.

Difesa

Scelta molto difficile perché lasciare fuori calciatori del  calibro di Ferrara, Montero, Barzagli è stata dura ma io sono dell’idea che un trio formato da Cannavaro, Thuram e Chiellini sia un muro quasi invalicabile. Non solo grande forza fisica ma anche grinta e forte senso della posizione, Thuram era partito per fare il terzino destro poi Lippi lo spostó difensore centrale con ottimi risultati. Anche se non è sceso nell’inferno della serie B con i bianconeri, Fabio Cannavaro resta uno dei più grandi difensori centrali degli ultimi trent’anni. Super colpaccio di Luciano Moggi che negli ultimi giorni di mercato, campagna acquisti 2004, lo preleva dall’Inter scambiandolo con il portiere uruguagio Fabian Carini. Un giocatore straordinario che con il suo ex compagno al Parma, Thuram, faranno le fortune di Fabio Capello, come allenatore della Juventus, anche se per poco tempo prima dell’esplosione dello scandalo calciopoli. Insieme a loro non si può non inserire Giorgio Chiellini, simbolo della rinascita bianconera, un difensore che non ha bisogno di presentazioni e che è riuscito a “fermare” qualsiasi giocatore gli si è presentato davanti nel corso della sua carriera in bianconero. Centrale poco elegante e senza fronzoli ma di grande sostanza e con forti doti di leadership che gli permetteranno di essere una colonna portante della Juventus dei nove scudetti consecutivi.

CENTROCAMPO

Qui ci sarebbe l’imbarazzo della scelta ma rimanendo in linea con gli ultimi 25 anni, la cinquina perfetta secondo me è proprio questa. Anche se la Juve si rifece il “look” con il suo storico passaggio al Real Madrid per ben 140 miliardi, Zinedine Zidane rimane un giocatore incredibile, un “artista” del calcio che con la Juventus ha vinto il suo unico pallone d’oro della sua carriera. Un giocatore a cui in bianconero è mancata solo la ciliegina della Champions e che insieme a Edgar Davids formavano una delle coppie di centrocampisti più forti degli ultimi  trent’anni. L’olandese soprannominato “Pitbull”, per la sua grande ferocia sul campo, non era soltanto un giocatore fisico ma era dotato di una grandissima tecnica individuale tant’è che Marcello Lippi non se ne privava mai quando lo aveva a disposizione. Due giocatori che ho amato particolarmente e che valevano tutto il prezzo del biglietto pagato per assistere alle loro partite. Non poteva mancare insieme a loro il regista più forte del Mondo, il “Maestro” Andrea Pirlo. Giocatore incredibile anche lui simbolo della rinascita della Juventus del post calciopoli e grande colpo di mercato a parametro zero di Beppe Marotta, farà cinque anni ad altissimo livello che nessuno potrà mai dimenticare, tra punizioni, lanci pennellati e giocate sublimi. Negli esterni non potevano mancare Pavel Nedved e Mauro German Camoranesi. Altri due super colpi di mercato da parte di Luciano Moggi che vendendo Zidane al Real Madrid si è affidato all’estro di Pavel per poterlo rimpiazzare nonostante le remore del giocatore ceco che non voleva lasciare la Lazio soprattutto dopo aver vinto lo scudetto. Dopo un inizio complicato Nedved diventerà sempre più leader della Juventus con grandissime giocate che lo porteranno anche a vincere il pallone d’oro, nel suo anno migliore, ovvero in quel 2003 che tuttavia non lo vide partecipare, per squalifica, alla finale di Champions League contro il Milan dopo aver trascinato i suoi compagni di squadra fino in fondo. Soprannominato la “Furia Ceca” anche lui nel 2006 scelse di non abbandonare la Juve scendendo in serie b così come Mauro Camoranesi, esterno di centrocampo con una visibilità e tecnica fuori dal comune. Acquistato dal Verona, era arrivato per fare la riserva di Zambrotta invece diventerà uno dei giocatori più importanti della storia recente bianconera. Dribbling, tiri da fuori, grande carisma e soprattutto visione di gioco grazie ai tanti assist forniti per la testa di Trezeguet, un giocatore che ho amato particolarmente e che non potevo non inserire.

ATTACCO

Lasciare fuori Ronaldo, Tevez e Ibrahimovic è complicato ma secondo il mio punto di vista Trezeguet e Del Piero incarnano la coppia perfetta per l’attacco della Juventus. Trezeguet è stato uno degli attaccanti più forti e decisivi degli ultimi vent’anni al pari di Batistuta, Crespo, Vieri e tanti altri con quel tipo di caratteristiche. Una punta completa che segnava in qualsiasi modo dentro l’aria di rigore e che personalmente io non ho più rivisto nella Juventus più recente dopo di lui. Un bomber che metterei sempre in qualsiasi formazione perché sarei sicuro che dal niente saprebbe inventare il gol come molto spesso sapeva fare lui. Andando a Del Piero be’ che cosa possiamo dire? Un grandissimo giocatore che prima del grave infortunio della stagione 98 – 99 era semplicemente inarrestabile e forse il giocatore italiano più forte in circolazione, avrebbe meritato sicuramente il pallone d’oro ma ha vinto tutto chiudendo in bianconero una splendida carriera.

ALLENATORE

Senza alcun dubbio Marcello Lippi anche se forse gli si può rimproverare il fatto di aver perso diverse finali di Champions League perché tra le mani aveva alcune delle Juventus più forti del secolo.

Questa la mia top 11 dalla fine degli anni novanta a oggi e la vostra?

Ciccio

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