Il “mercato creativo” anticipato da Marotta sembra esserci stato. Aveva promesso di approntare la rosa entro
luglio e sono arrivati i vari Onana, Mkhitaryan, Lukaku, Asllani e Bellanova.
Tanto di cappello, ma ora sembra arrivato il momento di battere cassa,
di piazzare quel colpo – se non due – in grado di controbilanciare gli sforzi economici
fatti finora. Tra parametri zero e prestiti con obbligo di riscatto, l’Inter ha
ottenuto dal mercato in entrata più di quanto ci si potesse attendere. Basti
pensare al ritorno di Lukaku, sul quale in pochi avrebbero scommesso un euro. E
adesso?
Al giorno d’oggi, la creatività
è intesa come la capacità di risolvere problemi laddove sembrano non esserci soluzioni.
In realtà è una parola antica, che deriva dal sanscrito (kar-tr) e più o meno
significa “colui che fa dal nulla”. Nel caso dell’Inter, “il nulla” sarebbe l’assenza
di un qualsivoglia supporto economico da parte dei Sunning che, a causa
delle restrizioni imposte dal governo cinese, sono impossibilitati a investire all’estero
in un settore considerato non strategico per il Paese. Marotta ha quindi
lavorato entro margini ristrettissimi, acquisendo profili di vario tipo e
creando un buon mix tra esperienza e gioventù, ma possiamo parlare di
creatività in senso stretto?
Ora viene la parte più difficile perché un atto, per dirsi assolutamente creativo, deve necessariamente
provenire da un gesto metafisico capace di dare forma all’essere dal
niente. Senza scomodare Parmenide, basterà citare il detto latino Ex
nihilo nihil fit, che significa “nulla viene dal nulla”. L’astuzia marottiana
è stata quella di far credere che un prodigio nel mercato fosse possibile e, al
contempo, preannunciare che alcuni pezzi da 90 potevano partire da un momento
all’altro. Questa non è creatività, ma autofinanziamento.
Sono ormai due stagioni che si procede in questo modo e all’orizzonte non
sembrano esserci investitori volenterosi in grado di risanare una situazione
non grave, ma seria, molto seria. Se la presunta creatività comporterà l’uscita
di elementi il cui valore trascende quello economico, si tratterà di un ulteriore
depotenziamento rispetto all’anno dello scudetto. Per ora la coperta resta
corta ed è chiaro a tutti che, se si vuole aggiungere, sarà prima
necessario togliere, perché nulla viene dal nulla e tutto si trasforma e si
rigenera, talvolta in meglio, talvolta in peggio.
Nicola Murrali
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