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Simone Inzaghi e l'esilio dorato: "tra applausi, silenzi e ingratitudine"!

  Simone Inzaghi, nel silenzio più totale dopo quattro anni intensi, ha lasciato l’Inter. Lo ha fatto pochi giorni dopo una clamorosa e inspiegabile sconfitta per 5-0 nella finale di Champions League contro il PSG, come se la sua squadra non fosse mai realmente scesa in campo. E questo, dopo aver eliminato in semifinale uno dei Barcellona più forti degli ultimi dieci anni, con una prestazione tatticamente perfetta e con quel pizzico di coraggio e fortuna che nel calcio non guastano mai. Il crollo finale, soprattutto in campionato e inspiegabilmente nella partita più importante dell’anno, è stato fatale, ma anche profondamente amaro. Eppure, i Mass media e parte della tifoseria non hanno avuto nessun dubbo: da allenatore in ascesa del calcio europeo a tecnico sopravvalutato e fortunato, il passaggio è stato fulmineo. Inzaghi è stato screditato in fretta e con superficialità, come spesso accade nel nostro Paese quando qualcuno decide di intraprendere strade diverse e quando non ...

I consigli preziosi del maestro Nedved all'allievo Dybala


 
La Roma vince 3 a 0 contro un modestissimo Monza, con due reti bellissime di Paulo Dybala. Una, di classe assoluta - alla Del Piero per intenderci - dove dimostra tutto il suo repertorio tecnico, l’altra di rapina, cinismo - alla Trezeguet - e opportunismo. In quest’ultimo caso, è meglio abbondare con i sinonimi. Ma adesso, basta con la grammatica italiana.  Affondiamo il dito nella piaga, putrita e maleodorante, degli amici juventini, lasciando a loro tutti i contrari del caso. Da quando Paulo non è più un calciatore della Vecchia Signora - svincolato sulla soglia dei 28 anni - sembrerebbe essere  “letteralmente” rinato a nuova vita con una splendida seconda pelle cucita addosso; Dal bianconero che sfina, al giallorosso che ingrassa. Il trapasso non era così breve negli anni passati, ove - i più vecchi ricorderanno sicuramente - la Juventus di Marotta, ogni estate, scippava i calciatori più forti alla Magica per indebolirla nel fisico e nello spirito. L’ex talento juventino, corre come un dannato, segna in tutti i modi possibili e sforna assist per i compagni di squadra a ripetizione. 
Ma andiamo cauti - molto - con la notizia sulla presunta “rinascita” di un ex calciatore della Juventus perché non vorremmo toccare il fondo del barile come, recentemente, ha fatto il Corriere della Sera con la presunta morte della Signora Iervolino.  
Ricordiamo al noto giornale milanese che Rosa Russo Iervolino - ex deputata della Repubblica italiana - non è un gatto, bensì è una persona in carne, ossa, di sesso femminile e con una voce piuttosto squillante e sensuale. Sebbene l’ex defunta sia del Partito Democratico - merita assolutamente rispetto perché non è colpa sua, ma del fato avverso - questo non significa che abbia sette vite come i gatti. Egregio Dr. Luciano Fontana, Rosa non è un bel gattino che le farà le fusa dopo una giornata triste e uggiosa! Capito, oh? Non è un gattino, nonché uno splendido esemplare di mammifero quadrupede con un corpo robusto e muscoloso. La smetta - una volta per tutte, per carità di Dio - di vedere i film di Batman con quella spocchia tipica dei Direttori dei giornali famosi. Lo ribadisco una volta per tutte: Catwoman non è la sig. ra Rosa Russo Iervolino, anche se - confesso - ho avuto più di un dubbio a riguardo della donna più misteriosa del cinema, dopo Wonder Woman e Jessica Rabbit. Certo, mamma mia, impressionante è la somiglianza morfologica tra le due donne famose. Peccato per la voce squillante di Rosa, non affatto verosimile. Infatti, soltanto, dalla voce ho capito che non era lei: Catwoman. È stata una doccia fredda - che ve lo dico a fare? - perché, per me, la Iervolino era Catwoman. Ero sicuro al 100%, ma questa non è una scusante per scambiarla per un tenero gattino. Fortunatamente, ho superato il trauma infantile e, adesso, sono con qui a raccontarlo senza peli sulla lingua.
Fatto il cazziatone all’amico Luciano e assodato che Rosa non è Catwoman - assolutamente meritato - passiamo a un altro pezzo grosso della nostra community. Che dico, di più? Un pezzo grossissimissimo: Da un Direttore di un giornale famoso al Vicepresidente della Juventus, il passo è breve.  
Dalle ultime immagini di Nedved - ubriaco fradicio e in equilibrio precario per le troppe simulazioni fatte in carriera: ha le ginocchia tendenti alla rottura per via del poco calcio praticato negli ultimi anni - forse, abbiamo compreso il motivo di tale rinascita fisica e spirituale di Dybala. Paulo avrà, finalmente, ascoltato i consigli del vicepresidente della Juventus? E oggi, di corsa, in anteprima nazionale, faremo una seduta spiritica - visto che in realtà anche noi siamo un po' cialtroni, decisamente meno talentuosi, come quelli del Corriere - e andremo a rievocare l’anima perduta del fu dirigente Pavel; l’anima di quell’uomo non ancora avvezzo ai trenini con le donne formose, all’alcol sfrenato e alle grandi responsabilità di un Vicepresidente di un’Azienda importante con un debito finanziario della Juventus, altrettanto importante.
Toc! Toc! Se ci sei Nedved - giovane dirigente - tasta due seni possibilmente di una donna formosa che potrebbe avere l’età di tua figlia, ma che non sia una baldracchia, soltanto di facili costumi e, possibilmente, bonazza da fare invidia a tutti i buffoni e gli scappati di casa d’Italia che non votano Draghi. Insomma, a tutti gli italiani - la stragrande maggioranza - che non sono Vicepresidenti o rampolli della famiglia più influente e ricca d’Italia.  
Eccomi, ci sono. Pavel non ti sento, per favore, puoi tastare più forte?
Sa! Sa! Sa! Prova, prova, tetta destra e poi quella sinistra. Adesso, mi senti? Forte e chiaro Pavel! Ti sento forte e chiaro.
Dybala faccia sacrifici nella vita privata e dia il massimo?” Correva l’anno 2017 - ben 4 anni fa, mica cento? - e il saggio Pavel rilasciava un’intervista a TuttoSport - giornale imparzialissimo tanto da meritarsi il premio come quotidiano sportivo più imparziale del secolo - nella quale testualmente affermava parole di una saggezza infinita per un dirigente di calcio alle prime armi:

La crisi di Dybala? È un ragazzo che ha 24 anni che ci sta che possa avere alti e bassi durante la stagione, lui sa che la società gli è sempre vicina con cui può parlare e alla quale si può appoggiare per ogni evenienza. Come calciatore può raggiungere obiettivi massimali, e l'unico consiglio che posso dargli è di dare sempre il massimo in allenamento e fare sacrifici nella vita privata: così può diventare davvero grande.

Fare sacrifici nella vita privata……. Fare sacrifici nella vita privata….fare sacrifici nella vita privata…..

Mi tornano in mente le saggie parole di Nedved, pesanti come macigni. Mi sento realmente in colpa. Anzi, mi sento "letteralmente" un pezzo di merda. Faccio una sana autocritica - che non guasta mai - e per questo mi sento pure di ringraziarlo. Mi domando: li faccio tutti questi sacrifici richiesti da Nedved nella mia vita privata? Li faccio, abbastanza, da meritarmi un posto da Vicepresidente nel mondo?
Mai parole furano così profetiche e apostoliche, Dybala è andato alla Roma e Pavel Nedvěd è diventato il Vicepresidente della Juventus.
Tutto è bene quel che finisce bene, come ricordava il grande William Shakespeare o più semplicemente - se il concetto risultasse di difficile comprensione - ricordate sempre che voi - tutti quelli appartenenti al popolino, la stragrande maggioranza dei tifosi italiani - non siete altro che soltanto una massa di buffoni e di scappati di casa.
E allora qual è il segreto per il successo? Bere come non ci fosse un domani, partecipare a minimo 17 festini a luci rosse all’anno, una volta al mese barcollare ubriaco fradicio nella notte e infine, ma non in ordine d’importanza, toccare le tette, possibilmente facendo un bel trenino….
Ahh! Dimenticavo, farsi riprendere da qualcuno con lo smartphone. È fondamentale per fare l'hastag in tendenza. 

Io sono Nedvěd, Vicepresidente della Juventus e voi? Siete una massa di buffoni e scappati di casa…..

Come è umano lei, mega Vicepresidente della Juventus!!!

Arsenico17 

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