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Simone Inzaghi e l'esilio dorato: "tra applausi, silenzi e ingratitudine"!

  Simone Inzaghi, nel silenzio più totale dopo quattro anni intensi, ha lasciato l’Inter. Lo ha fatto pochi giorni dopo una clamorosa e inspiegabile sconfitta per 5-0 nella finale di Champions League contro il PSG, come se la sua squadra non fosse mai realmente scesa in campo. E questo, dopo aver eliminato in semifinale uno dei Barcellona più forti degli ultimi dieci anni, con una prestazione tatticamente perfetta e con quel pizzico di coraggio e fortuna che nel calcio non guastano mai. Il crollo finale, soprattutto in campionato e inspiegabilmente nella partita più importante dell’anno, è stato fatale, ma anche profondamente amaro. Eppure, i Mass media e parte della tifoseria non hanno avuto nessun dubbo: da allenatore in ascesa del calcio europeo a tecnico sopravvalutato e fortunato, il passaggio è stato fulmineo. Inzaghi è stato screditato in fretta e con superficialità, come spesso accade nel nostro Paese quando qualcuno decide di intraprendere strade diverse e quando non ...

Analisi tattica di Milan-Napoli


In questo articolo andremo ad analizzare la partita tra Milan e Napoli, cercando d'individuare i principali temi tattici delle due formazioni. Ma caliamoci immediatamente nel vivo. La prima interessante azione del Milan si sviluppa grazie al pressing alto sulla catena di destra. Nella prima immagine possiamo apprezzare la gabbia studiata da Pioli [Img. 1] per contenere le ripartenze e la visione di Kvaratskhelia, circondato da tre uomini e senza linee di passaggio sicure. I rossoneri, una volta rientrati in possesso del pallone, manovrano con De ketelaere [Img.2], che può scegliere tra due opzioni, preferendo il passaggio per Tonali, che scarica su Krunic [Img.3]. Quest’ultimo serve nello spazio Giroud, il quale, dopo aver abilmente aggirato la difesa, trova un varco per il tiro, ma la palla impatta sulla traversa e finisce fuori. Azione corale molto ben eseguita, l’obiettivo di Pioli è quello di mettere in difficoltà la difesa facendo muovere velocemente palla e giocatori. Esemplare il movimento di Tonali [Img.4], il quale, una volta effettuato il passaggio per Krunic, non rimane basso, ma si lancia nello spazio libero facendo saltare le marcature del Napoli. Nel tempo impiegato per coprire la distanza dal punto 1 al punto 2, la difesa degli azzurri perde i riferimenti sulle marcature. Tema tattico molto interessante quello d’alternare i mediani con compiti offensivi.

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Dopo una fase in cui il Milan riesce a tirare in porta con frequenza, anche grazie ai calci piazzati, il Napoli viene fuori timidamente senza comunque riuscire a far male. Notiamo come Pioli mantenga due giocatori bassi a protezione del portiere, mentre i mediani più un centrale, vanno a portare pressing sugli uomini liberi, chiudendo in questo modo gli spazi per gli inserimenti dei napoletani [Img. 5-6]. In fase difensiva, il Milan non ama ricevere pressione, ma va subito a mordere le caviglie avversarie facendo un grande lavoro in fase di pressing. Atteggiamento spesso interpretato con troppa leggerezza, facendo salire molto la difesa e quindi esponendola ai passaggi filtranti, proprio come accaduto contro il Sassuolo, con Berardi che serve Frattesi in profondità, il quale, rimanendo ben posizionato sul filo del fuorigioco, può sfruttare la linea altissima del Milan per andare in incursione [Img.7]. Nell’azione qui analizzata, Zelenski può servire solamente Politano, largo sulla destra. L’esterno mancino arriva di testa sul pallone, ma Maignan controlla con comodità.

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Passiamo ora all’azione che ha portato al rigore. Analizzando bene l’immagine dalla camera posizionata alla sinistra della porta [Img.8], possiamo notare come Dest (subentrato al secondo tempo al posto di Calabria) vada effettivamente a impattare col ginocchio contro la gamba d’appoggio di Kvaratskhelia. Nel video (a fine articolo), si nota chiaramente come il rossonero cerchi il contatto in modo intenzionale. Rigore meritato per il Napoli che trasforma con Politano.

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Un’altra azione meritevole di attenzione è quella che porta a un rapido contrattacco del Milan. Il Napoli è chiuso sulla propria catena destra e Zerbin ha solo una linea di passaggio centrale per uscire dalla pressione, linea sulla quale è ben posizionato Benacer [Img. 9], che fa ripartire l’azione innescando De Ketelaere. Il belga riceve spalle alla porta perdendo un tempo di gioco e l’opportunità di andare diretto sugli attaccanti. Dopo il controllo, si gira e decide d’impostare su Messias [Img.10], partito da lontano per sorprendere la difesa. Il brasiliano arriva al tiro, parato in due tempi da Meret. Notare come Messias trovi un varco in difesa grazie al movimento dei compagni, che calamitano su di essi 3 uomini del Napoli [Img. 11].

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Andiamo ora ad analizzare l’azione che porterà al gol di Giroud. De Ketelare è sempre in posizione di trequartista, riceve palla da Tomori e smista sulla sinistra, premiando la corsa di Theo Ernandez [Img.12], che crossa sul secondo palo. Qui possiamo notare il solito atteggiamento del Napoli in fase di copertura: Messias, esattamente come nell’azione precedente, parte da lontano e opta per un taglio in diagonale col quale attira tutta la difesa partenopea [Img.13], troppo distratta nel lasciare tutto solo Giroud, che attende un tempo prima di fiondarsi sul cross basso [Img.14]. Azione ben congegnata dei rossoneri, che vanno sull’1-1.

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Immediata la risposta degli azzurri, che dopo dieci minuti trovano il modo di andare avanti grazie a un ottimo Simeone. L’argentino è pressato da tre uomini, potrebbe tornare indietro e giocare spalle alla porta, ma decide di cambiare gioco sulla sinistra, dove sta arrivando Mario Rui [Img.15]. Il portoghese va al cross e chiude il triangolo con Simeone, che di testa la mette nell’angolino basso del secondo palo [Img.16-17]. È 1-2 per il Napoli che porta a casa i 3 punti.

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Chiudiamo andando ad analizzare un’ultima azione del Napoli. Anguissa vede un corridoio centrale e serve Simeone, il quale, accortosi dell’avanzata di Zerbin, lo va a servire in profondità [Img.18]. Il centrocampista arriva alla conclusione da posizione defilata, arriva sul fondo, ma il tiro è troppo angolato e sul sul portiere. Notiamo, ancora una volta, come il Milan tenda a esporsi alle ripartenze veloci quando la linea difensiva viene impiegata nel pressing. In questa occasione, è Tomori a recuperare sulla mezzala impedendogli di crossare al centro per il centravanti [Img.19].

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Conclusioni

Il Milan è una squadra che arriva spesso in porta e lo fa soprattutto sfruttando la pressione alta sugli avversari. Predilige avanzare sul centro sinistra, dove Theo Hernandez è abile a creare superiorità numerica e cercare la profondità. Buona la prestazione di De Ketelaere, sempre più regista avanzato di questa Squadra. I problemi del Diavolo sono invece dovuti a un atteggiamento difensivo non sempre accorto. Come notato in più occasioni, la difesa tende a salire molto in pressing rischiando di aprire varchi per le imbucate avversarie. Una certa imprecisione è riscontrabile anche nel momento di andare al tiro. Non è un caso se su 22 tiri totali, soltanto 5 abbiano centrato la porta. Si è sentita l'assenza di Leao.

Il Napoli ha giocato con prudenza, andando rapido sulle ripartenze. Da rivedere l'intero impianto difensivo, troppo disattento sulle marcature ed esposto alle imbucate del Milan. Importante l'arrivo in squadra di Simeone, ormai maturo per giocare ad alti livelli. Costruisce e finalizza l'azione che porterà alla conquista dei 3 punti. Malgrado non sia sempre al centro del gioco, sa accendersi quando serve e fornire il suo contributo in termini realizzativi.

Nicola Murrali

Link Video: https://www.dailymotion.com/video/x8dt9kl


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