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“Io senza calcio non sto bene. Fosse per me arriverei a morire in tuta, a novant'anni, all'aria aperta, a insegnare pallone a qualche ragazzo che avesse ancora voglia di starmi a sentire”. [Zdnek Zeman]
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Scoop, vi svelo chi ha modificato il profilo social di Gigio
È ufficiale! Gigio Donnarumma ha cambiato l’account ufficiale di Istangram: dal portiere del @AC Milan e degli @Azzurri a, semplicemente, il portiere degli @Azzurri. È bastato togliere il carattere speciale @ ed et voilà, un gioco da ragazzi: Donnarumma non è più il portiere titolare dei rossoneri e i tifosi del Milan sono indiavolati più che mai. Nel giro di poche ore sono comparse sull’epidermide degli amici milanisti strane macchie di colore rossastro. Al contrario, sul loro capo sono spuntate due corna abbastanza pronunciate. Per chi già aveva le corna, quattro corna anziché due.
Andiamo subito a raccontare i fatti del
giorno. Nel più totale riservo - lontano da occhi lontano dal cuore di
tifosi, parenti, amici e conoscenti - l’operazione top secret si è
svolta nella notte del 28 giugno. A Milano - quella maledetta notte -
faceva un gran caldo, boia, a causa dell’estate appena iniziata. Che scemo? Che
ingenuo sono stato! Con il senno di poi - con un po' di impegno e
problem solving - avrei potuto cambiare il corso degli eventi, dei laghi e dei
fiumi in Lombardia. Non me lo perdonerò mai. Fu allora che compresi che,
forse, era vera la storiella sul surriscaldamento globale. Avevo dato sempre la
colpa al Sole, essendo una supernova pronta a scattare da un momento all’altro.
Che ignorante sono stato! Mi sentii vuoto, stanco, fiacco e demoralizzato
nell’animo e nel corpo. Tolsi subito dalla playlist tutti i brani dei Pooh,
Masini, Vallesi, Radiohead, Grignani e infine Riccardo Cocciante. Tutti eccetto
uno, la bellissima Vaffanculo di Masini. Non me la sentivo di cancellarla per
sempre. Troppi ricordi! Sarebbe stato troppo anche per me. Poi avrei tradito
tutti quelli a cui ho dedicato questo fantastico pezzo. Per riprendermi dallo
shock, presi subito una bustina di magnesio mista con ¾ di vodka
ghiacciata. Mi sentii subito meglio e in un baleno mi ritornano tutte le forze.
All’indomani, alle prime luci dell’alba, quando il sole sorge copioso su Milano
e Cassina de’ Pecchi, mi sarei riproposto di comprare un pinguino così non
avrei più pensato al problema astioso dello scioglimento dei ghiacciai. Avevo
pensato a tutto, anche, al nome di quella piccola bestiolina: Gigio! Non
se ne fece più nulla e, fortunatamente, i ghiacciai ripresero a sciogliersi,
senza tregua, anche senza il mio maledetto pinguino. Tirai un grande e grosso
matrimonio? No, un sospiro di sollievo: Ahhhh, questa volta l’avevo scampata, proprio, bella! Potevo essere incriminato dagli amici animalisti a causa di una
povera bestiolina indifesa.
Quella maledetta notte la ricordo bene,
tanto da farmi perdere, oggi, il buon umore. Sarà difficile da dimenticare.
Quasi impossibile per lo scrivente. Dormivo, beato e sereno, dopo aver abusato
tutta la notte di tre rosse ghiacciate, questa volta di nazionalità belga. Dopo
dieci anni in Lombardia, mi resi conto di essere giunto a un bivio nella
vita: la Peroni era soltanto un lontano ricordo del periodo
pugliese? Può darsi, ma meglio non illudersi alla mia età con birre
straniere. Dovevo restare con i piedi ben piantani in terra. Fu allora che mi
chiesi: Cosa potevo volere di meglio dalla vita?
Nonostante lo scioglimento dei ghiacciai e gli animalisti essa mi sembrava così meravigliosa. Oserei definirla quasi democratica. Quelle rosse ghiacciate erano giunte a me senza il Green Pass, direttamente, dall’Esselunga di Corsico. Ben presto, la notizia fece il giro del web e si diffuse a macchia d’olio d’oliva pugliese in tutta la penisola italica. Postai subito lo scontrino incriminato in tutti i miei profili sociali. I bit impazzirono. Lo 0 e l’1 ballarono fino a notte inoltrata. Furono subito denunciati per codice binario violato. Mi sentivo finalmente in pace con il mondo e con me stesso. Era la volta buona per svoltare dalla vita reale a quella virtuale per rendere la vita reale migliore di quella virtuale. Mi grattai la testa in cerca di un capello. Sul capo non ne trovai nemmeno uno. Mi venne il panico. Chiesi di toccare quelli morbidi e setosi della mia compagna. Lei mi disse di no con grande cinismo e crudeltà. Ma ciò non mi importava affatto perché quello scontrino poteva, finalmente, aprire le porte usb della visualizzazione. Avevo la bella di Cerignola in bocca pregustando un imminente, quanto probabile, successo nella vita social. Quanti follower avrei potuto guadagnare con un post geniale? Un aspetto su tutti era evidente, più di tutti nella mia vita virtuale: con un pizzico di fortuna potevo avere più followers di Eva Gini. Madre natura non mi aveva dotato delle sue bellissime faccine, ma con un pizzico di fortuna anche io avrei potuto avere un profilo social di successo. Magari avrei potuto essere l’Eva Gini al maschile per il sito www.calciomercato.it.
E adesso che ci penso, lì c’è una gran e
bella direttrice donna. Per un attimo, il mondo mi sembrò più giusto di quello
attuale. C’era finalmente l’agognata parità tra i sessi, tanto decantata da
Mario Draghi.
Presa visione online dello scontrino - tra i miei contatti LinkedIn
c’è un onorevole (non si sa mai perché è sempre avere un politico come
contatto, così come quello di un idraulico o di un elettricista) - l’on. Antonio Tajani rimase di stucco perché si rese subito conto
che c’erano altri modi per far ripartire l’economia italiana oltre
al suo amato green pass.
La mattina seguente - suppongo come milioni di tifosi milanisti - mi
svegliai ignaro di tutto e con un leggero mal di testa. Presi subito un Okitask
40, granulato al punto giusto e per fortuna il dolore ritornò nelle parti basse
in prossimità delle due chiappe. Finalmente a casa! La mia vita mi sembrava,
nuovamente, meravigliosa. Ero appagato da quella sensazione dolorosa ed
eccitante. Bruciava il culo, ma non faceva così male; I ricettori all’interno
godevano come non mai. Avevano diritto anche loro a essere felici come quelli
di Malena la Pugliese. Le mie chiappe erano biancastre - sembravano quasi nobili e eteree - come mai lo erano state in vita loro. Splendevano di luce propria. Da
anticonformista quale sono, un po' invidioso e predisposto alla lotta di
classe, mi facevano quasi tenerezza. Gli volevo dare un bacino, ma non ho
potuto perché non ci sono arrivato. Maledette furono le costole! Decisi di non
pensarci - almeno non più di tanto, assuefatto dalla sconfitta - e le lasciai
in pace nella mia mutanda. Quest’ultima sporgeva una decina di centimetri,
forse di più, appena fuori dai pantaloni. Sembrava essere d’umore nero. Mi inginocchiai
in senso di rispetto. Ma mi sbagliavo alla grande: la mutanda era di colore
bianco e si offese di brutto dinnanzi al mio gesto plateale perché definito
ipocrita. Pensai al peggio. Che per rappresaglia, non mi avrebbe più sorretto
le palle e tenuto al caldo l’uccello. Per fortuna mi sbagliavo - come al solito
- ed essa ritornò a fare il suo sporco lavoro.
Con un gesto felino - anni e anni di esperienza - la rimisi subito dentro i pantaloni. Fortunatamente essa non si accorse di nulla. Ma durò poco quella sottomissione brutale perché quella stramaledetta mutanda, da lì a poco tempo, fuoriuscì nuovamente senza chiedermi il permesso. Lasciai perdere perché la mutanda era troppo più veloce dello scrivente. Il sistema non si poteva battere a meno che non si avesse una bella cintura di pelle a portata di mano. Per qualche strano motivo, le cinture scompaiano sempre in un angolo remoto dell’universo di una camera da letto.
Amò dov’è la cintura? Al
solito posto! Ma quale? Non la trovo! Che rompipalle che sei…se
ti dico che è al solito posto…è al solito posto! Ma dove? Dove
l’hai lasciata…. Aiutooo.
E, allora, chi ha cambiato il profilo social dei Gigio Donnarumma?
Fortunatamente, quella maledetta sera, i fatti sono venuti a galla nel giro
di poche ore. Per reticenza, abitudine, nessuno ha avuto il coraggio di tirare
lo sciacquone. Da lì a poco, nel giro di pochi minuti, la puzza avrebbe invaso
il mondo social e intasato tutte le porte usb dei tifosi milanisti.
Fonti autorevoli, vicino al portierone milanista, ipotizzano che il profilo
social di Gigio sia stato cambiato, a tradimento, dalla sig.ra Alessia
Elefante. Ma chi è la fidanzata del portierone titolare della Nazionale
Italiana? È una donna di corporatura gracilina, dedita principalmente
allo studio. Di cosa? Non è dato da sapere.
Soprattutto che ruolo ha avuto la donna
nella modifica dell’account ufficiale di Donnarumma? Rumors di
calciomercato, raccontano che la donna abbia avuto un ruolo determinante nella
modifica del profilo social dell’ex portierone milanista. Si vocifera che,
quella maledetta sera, sia entrata a tradimento e di soppiatto nel profilo
Instagram del suo compagno. Ignaro di tutto, quindi innocente, Gigio dormiva
sereno e tranquillo nel lettino di Lorenzo Insigne. Quella notte Gigio sognava,
come tutti gli italiani, vagheggi difficilmente realizzabili: vivere in
Francia da nababbo con 14 milioni netti di stipendio all’anno.
Fino a quando, fu svegliato da un suo compagno di squadra.
“Gigio cetati dobbbiàm i' a fatica!”;
“Maronn ro’ Carmin!!! Cosà bbuo' lorènz a quest''òr ro' mattì?”
“Te bbuo' sceta' o no? amma i' a fatica'”
“Lorè…A lavorarè? Lasciàm sta' stavò a ffa' nu' bellissìm sognò”.
“Giggino si diventàt pazzò? Dopo la stagione estiva con
la Nazionale, sarai disoccupato!! Ti ricordi o no che sei svincolato?!! Non hai
più una squadra come Elseid Hysaj e Nikola Maksimovic.”
Mammà mia comm è faticòs a' vità. Lorènz lieveme na' curiosìtà:
Ma perchè e' sognì nun si avveràn maì?
Giggino, ascolta un fesso, nun ci pensàr jamme a lavorarè.
Ma è possibile che un ragazzo di soli 22 anni debba soffrire così tanto a causa della precarietà nel mondo del lavoro?
Per questo motivo, io, mi sento tanto fortunato. Ah, come sono fortunato! Come
sono fortunato! Per fortuna, io, non ho di questi problemi……esistenziali.
Per questo motivo indosso, sempre, una mutanda pulita alla sera e una
alla mattina. Amo la mia fedele mutanda che mi sorregge le palle e mi
tiene a caldo l’uccello.
Si certò, a volte è nu' pò'' permalòs ma
nonostànt tuttò e' vogliò nu' gràn bbene dell’anìm….ah come sono felice…..come
sono felice….. e soprattutto come farei senza di lei? La mia fedele
mutanda!!!!!!!
Arsenico17
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