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“Io senza calcio non sto bene. Fosse per me arriverei a morire in tuta, a novant'anni, all'aria aperta, a insegnare pallone a qualche ragazzo che avesse ancora voglia di starmi a sentire”. [Zdnek Zeman]
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#FinoAllaFine: Lecce - Juventus, le pagelle
SZCZESNY 6 Mai impegnato seriamente dall’attacco leccese, sbriga con tranquillità l’ordinaria amministrazione. Sull’unico tiro in porta degli avversari non ha margine di intervento. Gli viene in soccorso il palo.
CUADRADO 6 Una prova leggermente migliore rispetto alle prestazioni inguardabili offerte da qualche tempo a questa parte. Pur continuando ad evidenziare alcune criticità che lo stanno accompagnando nella fase conclusiva della carriera, errori nelle scelte soprattutto, il colombiano si rende protagonista di alcune valide iniziative sulla fascia destra che gli valgono forse la prima sufficienza della stagione. Ormai ci accontentiamo di poco.
GATTI 6,5 Propone una marcatura aggressiva, riuscendo ad emergere vincitore in quasi tutti i duelli. Tenta di dare il suo contributo anche in fase offensiva tentando in un paio di occasioni sortite palla al piede che aprono varchi interessanti. Sicuramente la prestazione migliore da quando veste il bianconero.
DANILO 6 In assenza di particolari sollecitazioni provenienti dagli attaccanti del Lecce, dovrebbe essere l’uomo del primo tocco di qualità nella manovra. Lo fa a sprazzi, alternando buone giocate a errori di precisione, soprattutto sul gioco lungo.
ALEX SANDRO 6,5 Una prestazione difensiva solida alla quale abbina una buona partecipazione alla manovra. I vari cambiamenti tattici cui Allegri sottopone la squadra nel corso della gara, lo portano a giocare spesso dentro al campo. Lo fa bene, trovando in un paio di occasioni verticalizzazioni interessanti.
SOULE’ 6 Tra i più attivi fin dall’inizio della partita, l’argentino si muove in maniera costante cercando di suggerire soluzioni di passaggio tra le linee. Troppo spesso viene ignorato dai compagni. Mostra le sue qualità tecniche e, in diversi momenti, una certa propensione a puntare l’avversario. Nella ripresa, Allegri lo schiera mezzala. Tutto sommato se la cava ma la sensazione è che non sia la posizione ideale per valorizzare le sue qualità.
(BONUCCI SV Entra nei minuti finali per rinforzare gli argini)
MCKENNIE 5 Partita impalpabile per l’americano, schierato in una posizione nella quale mostra di non sapersi muovere. Poco incisivo in fase di contrasto, lascia il campo dopo quarantacinque minuti. Rimane il dubbio che avrebbe potuto rendersi maggiormente utile qualche metro più avanti, ma questo non dipende da lui.
(FAGIOLI 7,5 Fin troppo trascurato in questo avvio di stagione, nonostante le lacune della Juventus in fase di manovra, propone tocchi limpidi e lucidità nelle giocate. Trova il primo, pesantissimo, gol in serie A con un calcio di classe purissima. Le sue doti meritano maggiore attenzione)
RABIOT 6 Conferma di attraversare un buon momento di forma. La sua superiorità fisica permette alla Juventus di avere il controllo del centrocampo. Evidenzia però la tendenza ad andare troppo spesso in orizzontale, anche quando ci sarebbe la possibilità di tentare qualcosa di diverso.
KOSTIC 5 Pochi spunti in una gara nella quale viene raramente sollecitato dai compagni. Propone qualcosa in più nel secondo tempo ma lascia sempre la sensazione di ritrovarsi ai margini della partita.
(ILING JR 6,5 Al primo pallone toccato trova Fagioli in area per il gol che regala i tre punti alla Juventus. Giocatore che sembra già maturo per essere considerato qualcosa di più che un giovane da lanciare)
MIRETTI 6 Allegri gli chiede di muoversi in una posizione troppo avanzata che ne limita le capacità di inserimento e soprattutto toglie la sua qualità al centrocampo. Chiama continuamente palla offrendo movimenti smarcanti, in netto contrasto con la monotonia del palleggio proposto dalla squadra, che vengono troppo spesso ignorati dai compagni. Da sue iniziative nascono due occasioni importanti ad inizio ripresa.
(KEAN 6 Entra subito in partita aprendo la strada per un tiro di Milik. Manca di testa una buona occasione. Nel complesso conferma i segnali di crescita, soprattutto come atteggiamento, manifestati nell’ultimo mese)
MILIK 6 Rappresenta il riferimento per i lanci diretti dalla difesa. Esce spesso vincente nei duelli con i diretti avversari, permettendo alla squadra di guadagnare metri di campo. Offre qualità alla manovra peccando però di determinazione in fase di conclusione. In alcuni momenti appare troppo isolato in avanti.
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