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Simone Inzaghi e l'esilio dorato: "tra applausi, silenzi e ingratitudine"!

  Simone Inzaghi, nel silenzio più totale dopo quattro anni intensi, ha lasciato l’Inter. Lo ha fatto pochi giorni dopo una clamorosa e inspiegabile sconfitta per 5-0 nella finale di Champions League contro il PSG, come se la sua squadra non fosse mai realmente scesa in campo. E questo, dopo aver eliminato in semifinale uno dei Barcellona più forti degli ultimi dieci anni, con una prestazione tatticamente perfetta e con quel pizzico di coraggio e fortuna che nel calcio non guastano mai. Il crollo finale, soprattutto in campionato e inspiegabilmente nella partita più importante dell’anno, è stato fatale, ma anche profondamente amaro. Eppure, i Mass media e parte della tifoseria non hanno avuto nessun dubbo: da allenatore in ascesa del calcio europeo a tecnico sopravvalutato e fortunato, il passaggio è stato fulmineo. Inzaghi è stato screditato in fretta e con superficialità, come spesso accade nel nostro Paese quando qualcuno decide di intraprendere strade diverse e quando non ...

La Roma 🐺 vince di rigore contro la Samp, pensando al Napoli di Kvaratskhelia🔝

La Roma vince in Liguria con un goal di rigore di Lorenzo Pellegrini e si porta, soltanto, a 4 punti dalla rivelazione del campionato, il Napoli rullo compressore di Luciano Spalletti. Quarta in classifica con la bellezza di 7 vittorie, un pareggio, 13 goal fatti e 9 subiti. Domenica prossima, allo Stadio Olimpico di Roma, c’è il big match contro il Napoli e, quindi, la possibilità di accorciare, ulteriormente, le distanze dalla prima in classifica.

Partita molto noiosa con possesso palla sterile a favore della Sampdoria dell’ex interista Stankovic in odore di esonero: 59,4% contro il 40,6% dei giallorossi. Non è una novità per la squadra di Mourinho; I giallorossi hanno una media gara di possesso palla di 26'44 di cui 15'18 nella propria metà campo e 11'26 in quella avversaria. Undicesima forza di campionato per possesso palla dietro Milan, Sampdoria, Lazio, Juventus, Sassuolo, Torino, Monza, Inter e Napoli.
Per cui - molto probabilmente -  sarà un match che vedrà i partenopei tenere il pallino del gioco per tutti i novanta minuti. La Roma ripartirà, cercando la profondità, con verticalizzazioni veloci in contropiede sfruttando gli strappi di Belotti, Pellegrini e Zaniolo.

Un dato della partita deve fare riflettere su tutti, i tiri in porta dei giallorossi sono stati superiori (4) rispetto a quelli dei doriani (1). Poco possesso palla per i capitolini, ma la Roma crea tante occasioni da goal dimostrando di essere una squadra cinica e letale sotto porta. Difatti, la Roma, è la seconda forza del campionato per tiri nello specchio della porta (56). La precede - udite, udite - soltanto il Napoli (67). Molto probabilmente - solitamente i numeri non mentono mai - sarà una partita da goal + overPartita maschia con 20 falli subiti per entrambe le compagini con quattro cartellini gialli ai danni dei padroni di casa e tre per gli ospiti.
La Roma scende in campo con un 3-4-1-2, il modulo in emergenza scelto da Mourinho subito dopo l’infortunio di Dybala. L’argentino, fino a quel momento, era stato la freccia più letale nell’arco dell’allenatore lusitano. Assenza, pesantissima, quella dell’ex campione juventino. Anche domenica non ci sarà, lo Special One farà di necessità virtù come contro l'Inter a Milano. 

3-4-1-2 contro la Sampdoria

Non più Dybala, Pellegrini o Zaniolo dietro l’unica punta (Abraham T.), a costituire una batteria di trequartisti con grandi doti tecniche e fisiche, ma soltanto un trequartista (Pellegrini) dietro le due punte di ruolo (Abraham e Belotti).
Si segnala l’inserimento sulla fascia sinistra del faraone El Shaarawy, come esterno offensivo di centrocampo, al posto del graduato Spinazzola che ultimamente sembra non essere in grande condizione fisica e mentale. Il ventinovenne può essere una valida alternativa a Leonardo, a quest’ultimo superiore per qualità tecniche e realizzative. Parliamo di un calciatore con più di cento goal in carriera e una cinquantina di assist. El Shaarawy S. non si discute, peccato sia un calciatore molto fragile fisicamente e debole mentalmente.   
Contro il Napoli - considerando la forza d’attacco notevole dell’avversario - appare grande favorito Spinazzola - esterno sinistro di ruolo con buona corsa e i piedi educati - perché dovrà vedersela con due clienti, molto scomodi, Politano e lo stacanovista Di Lorenzo. Non è da escludere, tra gli undici di partenza del Napoli, il messicano Lozano - ringalluzzito dalla cura Spalletti - in una forma davvero strepitosa. Lozano è molto forte in fase realizzativa e straripante negli ultimi undici metri di campo, meno dotato in quella difensiva. Spalletti cercherà, in tutti i modi possibile, di mettere in difficolta la Roma, soprattutto, sulle fasce consapevole di essere nettamente superiore rispetto ai giallorossi. Il messicano è più di una possibilità nel ventaglio di scelte dell'allenatore toscano. 

Altra novità, degna di nota, per la Roma a centrocampo - possibile soluzione tecnica contro i partenopei - è la rinuncia al doppio mediano (Matic e Cristante). Infatti, lo Special One, a Genova butta nella mischia Mady Camara, rinunciando alle possibili verticalizzazioni e alle trame geometriche di Matic. Il Nazionale della Guinea porta entusiasmo, tanta corsa, pressing e forza fisica al centrocampo dei giallorossi. Da non sottovalutare perché sono doti che non rientrano nelle corde di Cristante e Matic.
Sulla destra Mourinho ripropone, fuori ruolo, il giovane Zalewski - ambidestro - che continua il suo percorso di crescita senza particolari intoppi. Meglio nella fase di attaccante che in quella di difendente.
Detto questo, però, in quel ruolo il ragazzino polacco resta una grande incognita per lo scacchiere giallorosso. Domenica prossima, Nicola non avrà come avversari Djuricic F e Augello T., ma dovrà vedersela contro Mario Rui e quel fenomeno di Khvicha Kvaratskhelia. Il georgiano è la vera rivelazione del campionato, impatto mostruoso sia in Serie A sia in Champions League. Per fermarlo ci vorrà una fase difensiva impeccabile, molto probabilmente, con un raddoppio di marcatura di Mancini. 
Sulla destra, il favorito è Rick Karsdorp meritevole nella fase difensiva rispetto al talentino giallorosso.
Alla fine, Luciano opterà per la fascia sinistra, molto probabilmente, su Mathias Olivera (1,84 m) per alzare la media altezza della sua squadra.
Sono previste disposizioni ultra-conservative di Mourinho ai suoi due esterni di fascia per contenere l’esplosiva bocca di fuoco d’attacco del Napoli e ripartire velocemente in contropiede con Karsdorp e Spinazzola.
Ricordiamo che uno dei pericoli principali per il Napoli saranno appunto le palle inattive (corner e punizioni). La Roma è fortissima di testa grazie all’altezza dei suoi calciatori (Matic, Cristante, Ibanez, Smalling e Mancini) imbeccati dal piede magico di Lorenzo Pellegrini.
Detto questo, a mio parere, la Roma scenderà in campo con una sola punta di ruolo e, alla fine, Mourinho opterà per un classico 3-4-2-1 con Pellegrini, Zaniolo e Belotti a mordere sulle caviglie di Lobotka e compagni. La corrente va staccata dal contatore. 
Il Napoli fa paura con una media monstre di 2,5 goal, 203 tiri di cui 67 in porta e 71 fuori, ma all’Olimpico tutto è possibile. Risultato da 1-2. L’X è il factor delle due pretendenti. Kvaratskhelia e Pellegrini docet.

Se Mourinho dovesse riproporre il modulo di Genova, allora la Roma scenderebbe in campo con il 3-4-1-2 con Karsdorp favorito su Zalewski e Spinazzola favorito su El Shaarawy. 

Probabile 3-4-1-2 in Roma-Napoli

Sono pronto a scommettere un caffè, la Roma scenderà in campo con la seguente formazione inziale: 

Probabile 3-4-2-1 con Belotti e Matic

Non è da escludere, però, l'inserimento di Camara al posto di Matic dall'inizio o durante la partita. 

Possibile 3-4-2-1 con Camara 


Arsenico17 
 

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