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Simone Inzaghi e l'esilio dorato: "tra applausi, silenzi e ingratitudine"!

  Simone Inzaghi, nel silenzio più totale dopo quattro anni intensi, ha lasciato l’Inter. Lo ha fatto pochi giorni dopo una clamorosa e inspiegabile sconfitta per 5-0 nella finale di Champions League contro il PSG, come se la sua squadra non fosse mai realmente scesa in campo. E questo, dopo aver eliminato in semifinale uno dei Barcellona più forti degli ultimi dieci anni, con una prestazione tatticamente perfetta e con quel pizzico di coraggio e fortuna che nel calcio non guastano mai. Il crollo finale, soprattutto in campionato e inspiegabilmente nella partita più importante dell’anno, è stato fatale, ma anche profondamente amaro. Eppure, i Mass media e parte della tifoseria non hanno avuto nessun dubbo: da allenatore in ascesa del calcio europeo a tecnico sopravvalutato e fortunato, il passaggio è stato fulmineo. Inzaghi è stato screditato in fretta e con superficialità, come spesso accade nel nostro Paese quando qualcuno decide di intraprendere strade diverse e quando non ...

Roma-Betis Siviglia, 1-2 e una suggestione 🆉emaniana!


Brutta sconfitta della Roma, tra le mura amiche dell’Olimpico, contro un modesto Betis Siviglia. Per i giallorossi, il man of match è sicuramente il pubblico che incanta con le note calde di Roma Roma Roma di Antonello Venditti. Voto: 10 e lode.

LE PAGELLE DELLA ROMA

RUI PATRICIO 6 – Non può nulla sulla sassata di Rodríguez G al 40’ e all’88’ sulla capocciata tremenda di Luiz Henrique. Per entrambe le reti subite il portoghese si gode lo spettacolo dalla prima fila, manco fosse un abbonato RAI. Caro Rui lo sai che in Italia il canone si paga in bolletta? Portiere discreto da sufficienza piena in pagella.

MANCINI 6 – Il suo lo fa egregiamente, mettendoci grande forza fisica e l’artiglio che graffia. Grandi qualità espresse fino all’88’ minuto di gioco quando, sconsolato e affranto, guarda la palla insaccarsi alle spalle di Rui Patricio. Come un moderno 
Marty McFly, da capitano della Roma, vorrebbe viaggiare nel tempo per andare a contrastare Rodrigo Sánchez. La lancetta corre al 90', l'arbitro fischia la fine del match e manda tutti sotto la doccia.

SMALLING 6 – L’inglese è una garanzia assoluta in difesa. Partita sufficiente, incolpevole sulle due reti siglate dagli spagnoli. Bravo nell’anticipo e sulle palle alte, ma a volte non ha un grandissimo senso della posizione. Dovrebbe essere più zelante per chiamare sistematicamente il fuorigioco.

IBANEZ 6,5 – È il migliore dei tre centrali difensivi. Per le caratteristiche tecniche e tattiche - buona tecnica e grande progressione palla al piede - ricorda vagamente il suo connazionale, l’ex difensore brasiliano Lucimar Da Silva Ferreira meglio noto come Lúcio che ha fatto le fortune nell’Inter del triplete. Peccato, però, che Roger non giochi a fianco di calciatori del calibro di Samuel, Chivu e Materazzi. Detto questo, partita gagliarda sia in difesa che in attacco.

CELIK s.v. – Si infortuna banalmente e lascia il posto a Spinazzola che lo farà rimpiangere inaspettatamente.
Dal 5' SPINAZZOLA 4,5 – Non si può buttare la croce addosso a questo ragazzo, tra l'altro serissimo, ma per correttezza si deve dare un voto sotto la sufficienza a una prestazione scadente. Perde la marcatura di Luiz Henrique che gli salta brutalmente sulla testa, un errore fatale che porterà al goal partita degli spagnoli. La responsabilità è da dividersi al 50% con Zalewski. Sconfitta pesantissima, primo posto impossibile nel Girone C, il futuro della Roma in Europa è compromesso anche a causa sua.

CRISTANTE 5,5 Giocatore lento e compassato. In campo svolge sempre il compitino - da bravo scolaretto qual è - ma non spicca di inziativa e di coraggio. Ed è da questi particolari che si valuta un centrocampista forte. Forse, andrebbe messo a fare il terzo centrale di difesa. Una sorta di registra arretrato con due braccetti forti fisicamente come lo sono: Mancini, Smalling e Ibanez che si alternerebbero a turno in fase difensiva.
Dall'80 CAMARA s.v - Non giudicabile.

MATIC 6 – Lo ricordo prevalentemente per un saltello sciagurato sul tiro da fuori aria di Rodriguez. Un movimento fatale che condanna i giallorossi al pareggio e riapre i giochi per gli spagnoli. Il serbo è un giocatore bello a vedersi soprattutto nella fase di possesso. È il cervello pensate della Roma, ma contro il Betis sono poche le verticalizzazioni per i compagni. A causa sua la Roma non decolla e, anche per lui, la luce si spegne all’88’ minuto di gioco.

ZALEWSKI 5,5 – Ha giocato sulla destra a causa dell’infortunio di CELIK. Decisamente meglio come attaccante che difendente. Grazie a un suo cross, con i giri contati, la Roma va molto vicino al vantaggio ma il tiro di Zaniolo sbatte violentemente sulla traversa. Addio sogni di gloria per i giallorossi, il mare è in tempesta. 
A partita quasi finita dimostra tutta la sua inesperienza nella fase difensiva. Fondamentale in cui deve migliorare molto. Lascia crossare, tranquillo, Rodri e praticamente consegna le chiavi di casa allo spagnolo che gli ruba in casa tutto quello che c'è, proprio, sotto il naso. Rimandato al prossimo settembre.

ZANIOLO 5,5 – Prestazione da dimenticare per l'enfant prodige del calcio italiano. Traversa e rosso diretto al ‘93. Anche lui come Cristante, forse, gioca in un ruolo che non è in grado di valorizzare le sue caratteristiche fisiche e tecniche. Come trequartista di destra, oggi, decisamente meglio uno con le caratteristiche di El Shaarawy.

DYBALA 6,5 – È un grande calciatore, merita una sufficienza piena sulla fiducia e anche perché porta in vantaggio la Roma con un calcio di rigore. Vallo a buttare di questi tempi un rigoretto a favore. Unico neo dell’argentino è la mancata intesa con il suo compagno di reparto, l’inglese Abraham.
Dall'80' EL SHAARAWY s.v - Non giudicabile, ma in futuro sarà molto importante per la Roma. È il profilo ideale per 3-4-2-1 dello Special One.

ABRAHAM 5 – È un calciatore alla ricerca di sé stesso. L’involuzione del forte centravanti inglese è sotto gli occhi di tutti. È devastante in campo aperto, forse, soffre la presenza in campo di un calciatore tecnico come Dybala con il quale, ancora, non ha trovato l’intesa perfetta. L’anno scorso aveva Zaniolo e Pellegrini alle sue spalle, decisamente calciatori al suo livello. Andrebbe provato in un 4-3-3 di zemaniana memoria, come ala sinistra a piede invertito, in modo da poter sfruttare la sua grande velocità e la capacità di saltare l’uomo nell’uno contro uno.
Lo vedremmo bene in un attacco con Zaniolo ala destra e con Dybala centravanti (falso nueve). Ma questo non avverrà mai.

Dal 72' BELOTTI 5,5 – Il ragazzo s’impegna e volenteroso, ma per adesso non è il centravanti in grado di spostare gli equilibri in casa giallorossa. Va aspettato con calma, anche a causa di una condizione atletica non esaltante.

All. MOURINHO 5,0 – Il Betis Siviglia di Pellegrini chiuderà il match con il 61% di possesso palla, ma con gli stessi tiri (5) nello specchio della porta dei giallorossi. Questa Roma ha un grande potenziale inespresso, ma il gioco espresso non è all’altezza delle grandi aspettative dei tifosi. Squadra toppo macchinosa alla continua ricerca della verticalizzazione. Tutto ciò, spesso, si traduce in una ricerca della profondità attraverso una costruzione troppo elaborata di Matic e Cristante. Mou dovrebbe essere meno fondamentalista e provare anche altri moduli di gioco. Non esiste soltanto la difesa a tre. Questa squadra sarebbe perfetta con un 4-3-3, Dybala falso nuove.



Arsenico17

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