Dopo il primo volume dei bidoni degli anni novanta eccoci giunti al secondo
appuntamento con “le meteore e i talenti sprecati” che anche nel “Nuovo
Millennio” non sono certamente mancati. Numerosissimi rispetto alla precedente
decade, in questa seconda raccolta parleremo dei bidoni del primo quinquennio
degli anni 2000 stilando una classifica dei trenta flop di mercato che hanno
clamorosamente toppato.
ECCO LA TOP TRENTA DEI CLAMOROSI BIDONI DAL 2000 AL 2005
Nonostante le notti di Champions del Milan e i grandi trionfi dell’Italia a
Berlino anche le cosiddette “meteore” hanno fatto la loro parte rimanendo
“impressi”, si fa per dire, nella memoria dei tifosi con le loro “orribili”
prestazioni in campo. Tanta Inter, Milan, Roma ma anche Juventus e Lazio
presenti in questa lunga lista ma non manca anche qualche “piccola” sorpresa.
Dunque siete pronti? Li ricordate proprio tutti? Tenetevi forte e rituffiamoci
insieme nel passato, ve lo assicuro ne vedremo delle belle, dunque cominciamo!
30. MASSIMO MARAZZINA:
attaccante simbolo del Chievo dei miracoli di Gigi Delneri, nel Gennaio del
2003, dopo le splendide annate in maglia clivense, venne ceduto in prestito
gratuito con diritto di riscatto alla Roma di Fabio Capello. Non riuscirà però
ad integrarsi, al meglio, negli schemi della squadra giallorossa tant’è che le
presenze, anche causa infortuni, saranno solo 8 con zero gol all’attivo; ragion
per cui la Roma lo rispedisce a fine stagione in fretta e furia al Chievo senza
troppi rimpianti.
Voto al bidone: 8
29. LUCIANO –
ERIBERTO: Eriberto al Chievo fu uno dei principali artefici della magnifica
favola dei clivensi in Serie A, discorso diverso invece per Luciano. Deciso a rivelare la
sua vera identità, Luciano rischiò di finire addirittura in carcere ma alla
fine venne soltanto multato dal tribunale sportivo con sei mesi di squalifica e
160000 euro di ammenda. Dopo aver scontato la squalifica passò all’Inter ma del
bel giocatore ammirato al Chievo non ne era rimasto più nulla, saranno solo
cinque le sue presenze in maglia nerazzurra senza lasciare la minima traccia.
Voto al Bidone: 8
28. LUCAS
CASTROMAN: Arrivato dal Velez per 12 miliardi di lire nella stagione 2000 -01, Lucas
Castroman ripagherà quell’importante cifra soltanto in un'unica partita
e cioè quando segnò il gol del pareggio al minuto 95 di un derby romano in cui
la Lazio si trovava sotto per due reti a una. Tuttavia fu l’unica gioia per
lui e per i tifosi biancocelesti visto che nei due anni successivi non
riuscirà, quasi mai, ad incidere con le sue prestazioni venendo rispedito in
Argentina nel 2004.
Voto al bidone: 7.5
27. DAVIDE BAIOCCO: arrivato alla Juventus nel 2002, dal
Perugia, in cambio di cinque miliardi più il cartellino di O’Neill, più avanti
in classifica tra i bidoni, non riuscirà mai ad incidere. Un po’ per la
mancanza di fiducia dell’allenatore e un po’ per la pressione derivante dal
grande salto, verrà impiegato soltanto in poche occasioni e con scarsi
risultati, così solo dopo qualche mese dal suo arrivo viene ceduto in prestito al
Piacenza durante la finestra di mercato di Gennaio del 2003.
Voto al bidone 7.5
26. KILY
GONZALES: Pupillo di Hector Cuper allora tecnico dell’Inter, approda in nerazzurro
nell’estate del 2003, firmando un quadriennale, dopo le ottime annate a
Valencia. Arrivato per garantire giocate di qualità sulla fascia in
realtà non rispetterà mai le attese soprattutto dopo l’esonero del suo
“mentore” in appena due mesi dall'inizio del campionato. Giocherà per
altri due anni con l’Inter, prima di Zaccheroni e poi di Mancini, senza mai
riuscire a trovare la via della rete in cinquantuno presenze.
Voto al bidone 7
25. COSMIN
CONTRA: passato al Milan nel 2001, il terzino romeno riuscirà a giocare soltanto
una stagione con i rossoneri non lasciando mai il segno. Verrà soltanto
ricordato, dai tifosi, per una mega rissa con Edgar Davids, durante un’amichevole
con la Juventus nel trofeo Tim, iniziata in campo e finita negli spogliatoi.
Nel 2002 farà ritorno in Spagna all’Atletico Madrid senza troppi rimpianti.
Voto al bidone 7.5
24. MARIO JARDEL: uno
dei più forti attaccanti del panorama calcistico europeo soprattutto con la
maglia del Porto, arrivò incredibilmente all’Ancona nel Gennaio del 2004. In evidente
sovrappeso e con una forma fisica del tutto precaria, non riuscì ad incidere
per nulla nel campionato italiano, collezionando soltanto “magre” figure con
sole tre presenze all’attivo e zero gol. Per disperazione il club marchigiano
nel marzo dello stesso anno gli rescinde il contratto rispedendolo, di corsa,
al Bolton come un pacco postale.
Voto al bidone 8.5
23. CARSTEN JANKER: Un enorme “Panzer” tedesco,
incredibilmente, nel 2002, dopo le grandi annate con la maglia del Bayern
Monaco, scelse di ripartire da Udine. Definito come il “colpo del
secolo” e considerato come l’erede di Bierhoff, si rivelò, nell’arco
del suo biennio in bianconero, soltanto come uno dei misteri irrisolti del
calcio. Infatti nelle sue 36 presenze totali riuscirà a realizzare appena due
reti. I tifosi e la società gioirono quando nel 2004 il suo entourage chiese la
rescissione per fare ritorno in Germania, senza pensarci due volte l’occasione
venne colta al volo da Pozzo che lo accontentò.
Voto al bidone 8.5
22. OLIVIER
KAPO’: Esterno sinistro arrivato alla Juventus nel 2004, a parametro zero, dopo le
ottime stagioni con la maglia del l’Auxerre in Francia. Doveva essere
l’erede designato di Pavel Nedved sulla fascia sinistra ma non
riuscirà mai ad esprimere il suo potenziale. Scenderà in campo con la maglia
bianconera soltanto per poche partite, 14, perdendo molto presto la fiducia di
Capello e della società che, infatti, a fine stagione lo spedisce in prestito
al Monaco mettendo fine alla sua avventura juventina.
Voto al bidone 8
21. NICOLA
LEGROTTAGLIE: acquistato dalla Juventus nel 2004 per circa otto milioni di euro, dopo una
splendida stagione giocata al Chievo, doveva essere il leader della difesa
bianconera; ma complice una stagione avara di soddisfazioni da parte di tutta
la Juventus e una fastidiosa pubalgia che non gli darà tregua, dopo solo un anno
verrà ceduto in prestito al Bologna e Siena prima di fare ritorno in bianconero
per diverse stagioni.
Voto al bidone 8
20. HAKAN SUKUR: Il boom del calcio
turco convince l'Inter a riportare in Serie A. Sukur, già tra i top flop con il
Torino diversi anni prima. Venne ingaggiato nel 2000 a parametro zero ma
fallirà clamorosamente: 6 reti in 34 presenze complessive e subito via, al
Parma per un altro mezzo disastro annunciato.
Voto al bidone 7.5
19. UMIT DAVALA’: Fatih Terim, tencnico del Milan, lo volle ingaggiare
nel 2001 perchè suo uomo di fiducia sulla fascia difensiva destra. Così
Galliani si convinse ad investire su di lui cinque milioni di euro, peccato
però che Terim fu sollevato dall’incarico solo dopo qualche mese dal suo arrivo
infatti, con Ancelotti, non giocò praticamente mai. Lascerà il Milan, un anno
dopo, inserito in uno scambio con Dario Simic dell’Inter.
Voto al bidone 8
18. ATHIRSON: Luciano Moggi, su
consiglio di Omar Sivori, riuscì a portarlo in bianconero soltanto nel Febbraio
del 2001 dopo un lungo braccio di ferro con il Flamengo suo proprietario del
cartellino. Scelto al posto di Roberto Carlos perché costava
troppo si rivelerà un flop clamoroso. Soltanto 5 saranno le presenze
in maglia bianconera fino alla sua inevitabile rescissione del contratto.
Voto al bidone 8.5
17. ANDY VAN DER
MEYDE: Acquistato dall’Inter nel 2003 per un’operazione complessiva di sei milioni
di euro versati all’Ajax, del buon esterno visto in Olanda si vedrà, in
nerazzurro, davvero molto poco. Dopo un inizio “spaziale” durante una partita
di Champions contro l’Arsenal di Henry, vinta dall’Inter per tre a zero, ad
Highbury, sparirà molto presto dai ricordi dei fan neroazzurri alternando
discrete prestazioni ad altre molto meno convincenti finchè non verrà ceduto
all’Everton due stagioni dopo.
Voto al bidone 7.5
16. SAADI
GHEDDAFI: figlio del più noto dittatore Muammar, venne acquistato dal Perugia di
Luciano Gaucci nel 2003, più come operazione di immagine che di campo. L’attaccante
libico infatti sarà un pacco clamoroso, saranno tante le tribune
collezionate fino a quando non verrà trovato positivo al nandrolone durante un
controllo antidoping di un Perugia – Reggina con tanto di squalifica per tre
mesi. Soltanto una volta giocherà con gli umbri in serie A e proprio contro la
Juventus, sua squadra del cuore, per qualche minuto di gloria.
Voto al bidone 9
15. CARLOS GAMARRA: Roccioso difensore si mise in mostra nel
mondiale del 2002 in Korea con la maglia del Paraguay. L’Inter si convinse ad
acquistarlo, dopo le sue buone prestazioni, in quell’estate ma di fatto non
verrà, nei tre anni neroazzurri, impiegato quasi mai e senza troppi rimpianti
verrà ceduto al Palmeiras.
Voto al bidone 8
14. GIANNI
COMANDINI: bidone da qualunque lato lo si guardi, prima venne acquistato dal Milan nel
2000, dopo le ottime stagioni vicentine, per venti miliardi poi, solo dopo una
stagione anonima in rossonero, verrà acquistato dall’Atalanta per, addirittura
30 Miliardi. Alla fine saranno solo 7 le reti siglate con la maglia degli orobici
in tre anni confermando di essere un flop clamoroso.
Voto al bidone 8.5
13. ABEL XAVIER:
il difensore portoghese, arrivò a gennaio durante la disastrosa stagione
romanista del 2004/05. Fu ingaggiato a gettone dopo un periodo di prova,
riuscirà a giocare solamente tre partite con scarsissimi risultati. Verrà
soltanto ricordato per i suoi look “estremi” e la sua chioma bionda ossigenata.
Voto al bidone 9
12. ROQUE
JUNIOR: Un vero e proprio mistero del calcio. Acquistato dal Palmeiras per 8,5
milioni dal Milan, nel 2000, fu un difensore del tutto “normalissimo”.
Non giocava d’anticipo, scarso nel corpo a corpo e nonostante fosse
brasiliano lento come un cammello. Eppure ha vinto tantissimo nel Milan
giocando anche, uno spezzone, nella finale di Champions del 2003 contro la
Juventus. Roba da non credere!
Voto al bidone 8
11. JAVIER FARINOS: tra gli uomini più importanti dello
splendido Valencia di Cuper, sbarcò a Milano per la modica cifra di 36 miliardi
di lire nell'estate del 2000. Indosserà la maglia nerazzurra per tre stagioni,
con 49 presenze e 2 goal, senza mai però riuscire a ripetere le grandi
prestazioni che l'avevano portato ad essere uno dei giocatori più desiderati
d'Europa.
Voto al bidone 7
10. JEREMY
BRECHET: uno dei migliori prospetti del Lione, il giovane terzino sinistro venne
acquistato dall’Inter nel 2003 per 5 milioni di euro. Le sue prestazioni
saranno molto presto deludenti, infatti dopo solo una stagione e appena 14
presenze complessive, verrà ceduto alla Real Sociedad senza troppi
ripensamenti.
Voto al bidone 8
9. FABIAN
CARINI: si parlava un gran bene di questo giovane portiere uruguaiano del
Montevideo tant’è che Luciano Moggi nel 2000 lo porta in Italia e alla Juventus
con il quale però non disputerà mai una partita da titolare. Passerà alla
storia soltanto per essere stato dato in cambio all’Inter per Fabio Cannavaro,
roba che lo farà entrare di diritto nei peggiori bidoni della storia del
calcio.
Voto al bidone 8.5
8. GONZALO
SORONDO: nel 2001 è uno dei difensori sudamericani più promettenti, infatti l'Inter
offrì circa 18 miliardi pur di strapparlo alla concorrenza del Real Madrid.
Nei piani di Cuper doveva essere il nuovo leader della difesa nerazzurra ma
nella realtà si rivelerà semplicemente un flop clamoroso e totalmente
inadeguato per la Serie A. Saranno solo 11 le sue presenze in campionato in due
stagioni, un vero e proprio disastro.
Voto al bidone 8.5
7. ROBBIE KEANE: grande colpo di
mercato dell’Inter del 2000, Robbie Keane rappresentava un giovane irlandese di
grandi prospettive e dalle ottime qualità, infatti per il suo cartellino
vennero sborsati la bellezza di 31 miliardi di lire senza battere ciglio.
Peccato però che la sua avventura durerà appena sei mesi quando Lippi lasciò la
panchina nerazzurra.
Voto al bidone 7
6. FABIAN O’NEILL: prelevato nell’estate del 2000 da parte
della Juventus per la bellezza di diciotto miliardi di lire dal Cagliari, il
centrocampista uruguaiano si rilevò ben presto un flop clamoroso. Preso
per fare la riserva di “Zidane” giocherà pochissimo e male infatti le
presenze nel biennio bianconero saranno soltanto quattordici prima di essere
spedito di corsa al Perugia di Serse Cosmi.
Voto al bidone 8.5
5. JAVI MORENO: dopo una grande
stagione nel 2000 con il Deportivo Alaves, il Milan decise di puntare forte su
di lui con un investimento, nel 2001, di ben 30 miliardi di lire. L’attaccante
sarà un fiasco infatti farà solo sedici presenze in maglia rossonera condite da
due gol, ragion per cui dopo solo una stagione lascerà il Milan per ritornare
in Spagna.
Voto al bidone 8.5
4. MIDO: acquistato nel 2004
dalla Roma per sei milioni di euro al posto di Ibrahimovic, nel frattempo
accordatosi con la Juventus all’ultimo minuto, Mido doveva essere
l’attaccante di peso in grado di sostituire Batistuta ma non andrà proprio così.
Il “Faraone”, primo egiziano della Roma in ottant’anni, si rivelò, invece, una
vera e propria “mummia egiziana”. Lento, impacciato, completamente fuori forma,
non riuscirà mai ad incidere nelle otto volte che indosserà la maglia
giallorossa in quella disgraziata stagione. Nel 2005 senza alcun rimpianto
verrà ceduto in prestito al Tottenham in cerca di miglior fortuna.
Voto al bidone 8.5
3. VRATISLAV
GRESKO: Come rimanere impressi nella memoria dei tifosi però in negativo, questa è
la breve storia di Vratislav Gresko all’Inter. Arrivato nel 2000 per undici
miliardi delle vecchie lire su richiesta specifica di Marco Tardelli, che lo
aveva notato nel corso della sua avventura di ct dell’Under 21 italiana in un
match tra Italia e Slovacchia, il giovane terzino “biondo” saprà combinare
soltanto disastri su disastri durante la militanza in nerazzurro. Molti
dei quali in una partita che costò carissimo all’Inter, ovvero in quel famoso 5
Maggio 2002 contro la Lazio in cui i nerazzurri consegnarono, di fatto, lo
scudetto alla Juventus. Capro espiatorio della partita? Manco a dirlo
Gresko tant’è che l’Inter fu costretta a cederlo di fretta e furia prima di
subire una vera e propria “sommossa popolare” da parte dei propri tifosi.
Voto al bidone 9
2. VAMPETA: Marcos Andre Batista Santos conosciuto semplicemente come Vampeta, fusione
tra due vocaboli “vampiro e diavolo”, in realtà in campo sarà solo un bidone
colossale. Nell’estate del 2000, Ronaldo lo consigliò a Moratti come grande
colpo di mercato infatti per lui l’Inter sborsò trenta miliardi di vecchie lire
al Corinthians. Definito da alcuni come un misto tra Rivelino e Dunga e
addirittura soprannominato come il “Tardelli Brasiliano”, in realtà questo
mediano non era ne carne e ne pesce. Di una lentezza disarmante, zero
visibilità di gioco, sbagliava tutto quello che c’era da sbagliare ogni
qualvolta toccava un pallone. Scenderà in campo solo 8 volte con la maglia
dell’Inter, durante la sua brevissima esperienza, di cui solo 1 in Serie A.
Sarà ceduto al Psg, in tutta fretta, nel Gennaio dello stesso anno in cambio di
Dalmat non proprio un altro grandissimo affare.
Voto al bidone 9.5
1. GAIZKA
MENDIETA: ma il bidone per eccellenza nella storia dei primi anni duemila è senza
dubbio lui Gaizka Mendieta. Mister “90 miliardi”, così ribattezzato
dopo la cifra investita, venne acquistato dalla Lazio di Cragnotti nel 2001 per
rimpiazzare, si fa per dire, due colonne portanti del centrocampo laziale
dell’epoca come Nedved e Veron. Dopo aver brillato come stella del Valencia, in
cui per due anni di fila venne nominato come il miglior giocatore della
Champions League nonostante le finali perse, nella Lazio sarà soltanto
il fantasma di se stesso, una vera e propria comparsa che scenderà in
campo, in tutte le competizioni, soltanto per ventisette volte senza gol e ne
assist all’attivo. Il bidone sarà così clamoroso che la Lazio dopo solo un anno
cerca di disfarsene dandolo al miglior offerente ma chiaramente nessuno si fece
avanti per una cessione definitiva, infatti solo il Barcellona lo prese in
prestito ma senza riscattarlo l’anno seguente. Riuscirà invece a ritrovare la
sua “dimensione” al Middelsbrough in Inghilterra dove concluderà la sua
carriera con buone prestazioni.
Voto al bidone 10
LE MENZIONI PARTICOLARI I COSIDETTI “FUORI LISTA”.
Troppo forti per
essere definiti veri e propri bidoni ma meritano comunque una menzione speciale
in questa particolare classifica dei peggiori flop dei primi anni duemila.
MARCELO SALAS: grande attaccante
della Lazio di Cragnotti con cui vinse praticamente tutto passò alla Juventus
nel 2001 in cambio di 55 miliardi più il cartellino di Kovacevic. Il “matador”
tra infortuni e rigori sbagliati, come quello storico nel derby di Torino,
giocherà pochissimo e male non mostrando nulla del grande giocatore ammirato a
Roma.
RIVALDO: grandissimo giocatore
del Barcellona, Berlusconi tentò di risollevare una piazza prendendo il
brasiliano a parametro zero nel 2002. Chiuso però da Shevchenko, Inzaghi e Rui
Costa il brasiliano non riuscirà a ripetersi sui livelli del Barca e solo dopo
una stagione lascerà il Milan da campione d’Europa.
FERNANDO
REDONDO: fortissimo esterno che ha incantato con la maglia del Real Madrid, nel 2000
convinse il Milan a investire su di lui ben 35 miliardi a 31 anni.
Purtroppo i tanti infortuni non gli permetteranno mai di giocare con continuità
e le sue presenze saranno soltanto 16 in quattro anni, un vero peccato.
Siamo giunti alla fine
di questo episodio spero vi siate divertiti, alla prossima.
Francesco Indelicato
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