Cerca nel blog
“Io senza calcio non sto bene. Fosse per me arriverei a morire in tuta, a novant'anni, all'aria aperta, a insegnare pallone a qualche ragazzo che avesse ancora voglia di starmi a sentire”. [Zdnek Zeman]
IN PRIMO PIANO
- Ottieni link
- X
- Altre app
È finita l'epoca di Ronaldo e Messi? Si. È l'era di Mbappè e Haaland
Messi e Ronaldo dopo quasi un ventennio, con le loro prodezze e il loro immenso talento, hanno incantato il Mondo vincendo tutto quello c'era da vincere oltre a fare le fortune dei club per i quali hanno lottato, e continuano a lottare, con grande sacrificio mantenendo sempre le aspettative anche nei momenti più difficili della loro grande carriera. Da quando hanno debuttato nel calcio che conta non si sono mai fermati, nemmeno per un secondo, battendo record su record, vincendo innumerevoli trofei oltre a riuscire a mantenere un livello di prestazioni sempre così costante, nel tempo, tanto da non accorgersi nemmeno di aver lentamente imboccato la strada che li porta dritti verso il viale del tramonto. Hanno dominato il calcio da assoluti protagonisti, in particolar modo, nell'ultimo decennio, accendendo una rivalità "sportiva", creata più dai mass media che dagli stessi giocatori, spingendoli ad andare oltre ogni loro limite.
Messi e Ronaldo, saranno, quindi, pronti a lasciare il "trono" ai nuovi "principi" del calcio mondiale?
UNA SFIDA INFINITA CR7 VS MESSI
Questi due campioni ne hanno fatta di strada e pure parecchia nell'arco di questo quindicennio; venti anni fa erano soltanto due "ragazzini" con le stimmate del grande campione.
Messi stava per diventare, poco più di un diciottenne, la stella del Barcellona sotto gli occhi di un grande Ronaldinho.
Ronaldo, poco più di un ventenne, era ancora l'acerbo "purosangue" che Sir Alex Ferguson, al Manchester United, tentava di addomesticare nella speranza di farlo diventare uno dei giocatori più forti del Mondo.
In quasi vent'anni di attività, i due campioni agli avversari hanno lasciato soltanto le briciole prendendosi la scena da assoluti protagonisti.
Numeri impressionanti dei due supercampioni soprattutto dal 2010 ad oggi in cui hanno monopolizzato di fatto il calcio: 255 gol in 330 presenze in Champions League, tredici volte capocannoniere della Champions, undici palloni d'oro conquistati, nove volte campioni d’Europa, sette volte campioni del Mondo per club, per un totale di sessantasette trofei vinti in carriera.
Insomma, delle vere e proprie leggende viventi difficilmente raggiungibili anche per chi, come Haaland e Mbappè, si sta preparando per prendere il loro posto.
Una sfida infinita tra i due che si è sempre tramutata in nuovi record frantumati anno dopo anno facendosi, letteralmente, beffa degli avversari.
I due giocatori forse non si sono mai amati e nemmeno troppo odiati, ma semplicemente rispettati tranne quando si è trattato di superarsi con nuovi record all'interno del rettangolo verde. Una rivalità perlopiù sfociata in un grande dubbio amletico che probabilmente farà discutere anche nei prossimi cinquant'anni: chi è il più forte tra Messi e Ronaldo?
La, risposta, per me, è ovvia, nessuno dei due perché semplicemente non sono esseri umani ma dei veri e propri “alieni” provenienti da un'altra galassia. Tutto ciò che sono riusciti a fare loro in quest'ultimo decennio difficilmente potrà essere replicato da chi, prima o poi, conquisterà il loro "scettro del potere" spodestandoli definitivamente dal trono.
In realtà sono due splendidi atleti, due grandi campioni, entrambi fortissimi e ognuno con caratteristiche molto ben diverse dall'altro.
Ronaldo rappresenta il prototipo dell'atleta perfetto, un super uomo, una "biomacchina", un “terminator”, una potenza di muscoli e forza fisica costruita, nel tempo, a suon di sacrifici unita a grandissime doti di leadership e senso del potere capace di trascinare con il suo grande carisma i compagni di squadra che vedono in lui il leader da seguire sempre e comunque soprattutto nei momenti più difficili.
Messi incarna la pura essenza del talento cristallino, meno leader carismatico rispetto al lusitano, tuttavia, con il suo carattere più umile è riuscito grazie all'immensa classe di cui è dotato a coordinare velocità, dribbling, senso del gol e rapidità nei movimenti come nessuno altro al Mondo. Semplicemente un giocatore "spaziale", di un altro pianeta capace di rendere possibile ciò che risulta impossibile anche in un "fazzoletto" di campo e con tanti avversari pronti a interrompere il suo cammino.
Una rivalità tradottasi in una super competizione che li ha sempre spinti a migliorarsi per battere ogni tipo di record per prevalere l'uno sull'altro; simboli di un algoritmo matematico non scritto ma certamente esistente nella teoria: Non c'è Cristiano Ronaldo senza Lionel Messi così come non c’è Lionel Messi senza Cristiano Ronaldo.
Le carriere dei due calciatori più forti del pianeta sono inesorabilmente legate tra loro come due poli opposti che si attraggono perché è quella voglia di migliorarsi quotidianamente per essere i numeri uno al Mondo, a qualunque costo, che ancora li tiene "vivi" a lottare per continuare a scrivere pagine indelebili di storia anche se la loro “corsa” si sta lentamente arrestando.
Basti pensare che Haaland è capocannoniere della massima serie inglese, al suo primo anno in Premier League, con 15 goal in appena nove gare giocate. In Champions League è in compagnia di Mohamed Salah e Lewandowski R. - due super campioni - con cinque reti in appena quattro partite. Per un totale di 28 marcature nella coppa con le grandi orecchie, in soltanto 22 presenze con le maglie dei City, Dortmund e Salisburgo. Il ragazzone norvegese sta facendo meglio di Messi e Ronaldo.
Non è da meno l’altro fenomeno francese Kylian Mbappé, classe 1998, con un ruolino di marcia spaventoso con la maglia del PSG. 183 marcature siglate, 88 assist, in appena 230 presenze. Di cui 37 reti in 28 partite di Champions League.
Certamente una "sfida" ancora troppo
prematura per poterla definire tale, più frutto di una "forzatura"
mediatica che di una vera e propria rivalità esistente visto ancora quello che
devono dimostrare; ma hanno sicuramente la stoffa per poter diventare i futuri
protagonisti del calcio mondiale da qui al prossimo decennio su questo non ci
sono dubbi.
Essi incarnano lo spirito dello sport "next gen" dove la "contaminazione di strada", come è accaduto per la formazione atletica di Ronaldo e Messi in tenera età, ha lasciato spazio a quella della "Z generation", "allevata" e sviluppata attraverso dei veri e propri laboratori "accademici" con tanto di tappe di crescita specifiche utili per la coltivazione del talento. Figli quindi di un calcio senza "fronzoli", di un sistema avveniristico generazionale ben progettato in cui l'atletismo, la fisicità, la cultura del lavoro e l'educazione calcistica vengono messi al servizio del talento e dello sviluppo dell'atleta oltre che dell'uomo a 360 gradi. Quindi addio alle belle storie di quei calciatori cresciuti ai margini della società in cerca di riscatto sociale che nel calcio hanno trovato la strada per emergere. Mbappè e Haaland sono figli del nuovo millennio, rappresentano il presente per come è stato costruito, sono pura modernità, il simbolo di un calcio super professionalizzato, dei giorni nostri, in cui non c'è più spazio per la retorica e l'amarcord ma solo per la cultura del lavoro e la cura dei dettagli. Loro sono l'inizio di una nuova frontiera del calcio mondiale, una sorta di "New Deal" dello sport in cui non importa solo vincere ma come lo fai e per chi lo fai. Sembrano essere gli uomini adatti, prima che calciatori, per traghettare il calcio nel futuro ma la domanda è ci riusciranno davvero?
Francesco Indelicato
Post più popolari

Top 11 Bidoni Juventus (Parte II)
- Ottieni link
- X
- Altre app

La mia top 11 Juventus del cuore
- Ottieni link
- X
- Altre app

Top 11 "Bidoni" della Juventus (Parte 1)
- Ottieni link
- X
- Altre app

La mia Roma del cuore, Top 11
- Ottieni link
- X
- Altre app

Togliamo la nostra Juve dalla serie A e inscriviamola in Premier League siete d'accordo?
- Ottieni link
- X
- Altre app
Commenti
Posta un commento