
Il campionato di Serie A è fermo alla 15a giornata
- da ormai quasi un mese - per disputare il Mondiale in Qatar. Il tempo passa inesorabile,
tutto si consuma come l’ingenuità di un bambino, ma leggendo la
classifica di Serie A, il Napoli resta
sempre primo. Infatti, alla quindicesima giornata, i partenopei sono “meritatamente”
in vetta alla classifica a + 9 sul Milan, campione d’Italia, e + 11 sulla
Juventus di Max Allegri. Le altre concorrenti, ormai, sono fuori dai giochi,
comparse senza arte né parte che si divino le briciole come i piccioni affamati
nelle piazze.
Il mondiale in Qatar è nella fase più calda, gli ottavi di
finale, con l’Argentina di Messi che vola ai quarti perchè vittoriosa sull’Australia
per due reti a uno. Il campione argentino ha raggiunto, quasi, 800 marcature in
carriera, quota nove goal ai Mondiali, scavalcato Maradona, Batistuta a -1.
Eppure, dalle parti del Vesuvio e dintorni, c’è ancora chi lo
mette in discussione. Maradona è meglio ‘e
Messi perché la pulce non mai vinto un Mondiale. La Champions, gli
scudetti, i palloni d’oro, i record di goal e compagnia cantante? Non valgono
nulla per i napoletani a causa del muro violato e il peccato originale dell’uomo
Messi. Quale sarebbe questa grave colpa del fenomeno argentino, il Messia del calcio? Il fatto di
aver giocato in una grande squadra come il Barcellona, non gli dà il diritto di
essere stato più forte di Maradona. Anzi, per molti napoletani, è un calciatore
normale. Un Insigne qualunque per intenderci. Magari l’ex scugnizzo di Napoli, ora al Toronto FC, se
avesse giocato nel Barcellona, avrebbe vinto come Messi.
Allora, ahimè, a salvaguardia del loro ex idolo partono gli
scongiuri contro la Nazionale di calcio dell’Argentina, l’Albiceleste dell’ex
amato e indimenticato campione napoletano. La stessa Nazionale che per buona parte dei
napoletani, durante i mondiali del novanta disputati in Italia, fu addirittura più
amata della Nazionale italiana perché ci giocava Diego Armando Maradona.
Per una sorta di giusta divina - che fatico a capire nel
mezzo del cammino della mia vita - scaturita da un ragionamento, assai, contorto
derivante più dalla pancia che dal più nobile pensiero, per i napoletani Maradona deve essere, per forza, migliore di Messi.
Anche se Messi vincerà il Mondiale, Maradona sarà sempre più forte di lui. Non
c’è altra scelta!
Più forte è Maradona - concetto espresso in modo direttamente proporzionale per un popolo con la prima Università laica in Europa di tipo statale - più aumenta il valore calcistico e sociale
della città di Napoli e quello dei napoletani stessi. Una sorta di riscatto sociale per un popolo che vive, da sempre, nel
passato nonostante, oggi, di quel passato voglia dimenticarsi e, in un
certo senso, anche prendere le distanze perché, giustamente, la gente di Napoli
vuole tornare ad assaporare, dopo anni di delusioni calcistiche, il dolce gusto
della vittoria. Il primo piatto della Domenica al netto di quel passato che
ritorna prepotentemente come il reflusso gastroesofageo. Questo spiega perché i ragazzini di Napoli, anche se
non hanno mai visto giocare Diego nemmeno sul web, argomentano con convinzione
che Maradona sarà sempre meglio ‘e Messi.
Nonostante questo, Il Napoli resta sempre primo in
classifica. Campionato dominato e
avversari annichiliti dall’onda d’urto della banda Spalletti.
Le cose ripetute aiutano, così pensavano i latini. Da questo
concetto, nasce la locuzione latina Repetita iuvant.
Eppure, per gli amici napoletani, sembrerebbe non essere così,
soprattutto, dopo lo scandalo in casa Juventus. Non entrerò in merito alla
vicenda perché non è questo il punto del mio ragionamento. Ad oggi c'è soltanto un dato
di fatto, il Consiglio di Amministrazione della Juventus si è dimesso,
in toto, per motivi extra calcistici. Andrea
Agnelli non è più il Presidente della squadra più vincente d’Italia. Pace all’anima
sua!
Nonostante tutto, il Napoli resta sempre primo in classifica,
indipendentemente, dalla vicende giudiziarie in casa Juventus.
Eppure, per gli amici Napoletani, il primo posto in
classifica della propria squadra del cuore sembrerebbe non bastare più. Ahhh! Come
sono lontani i tempi bui delle grandi contestazioni rivolte a De Laurentiis.
Quasi li rimpiango. In questo caso specifico, per magia, miracolo o umana convenienza, i napoletani si sono messi alle spalle quel recente passato burrascoso.
Ma se si parla di Juventuns vogliono giustizia per mezzo dei social, radio e compagnia
cantante. Gridano allo scandalo, a tutte le ore del mattino e della sera, come farebbe il gallo più prepotente del pollaio. Pretendono la Juventus penalizzata o,
peggio ancora, radiata dalla nostra Serie A.
Ma la domanda da farsi, anche in questo caso, è sempre la
stessa. Storicamente, che valore avrebbe un eventuale scudetto vinto dal Napoli
con la Juventus penalizzata e magari radiata dalla Serie A? Nessuno, a modesto
parere dell’umile scrivente, sempre alla ricerca della verità anche se scomoda.
Napoli e città. Un popolo che vive, da sempre, nel passato, un popolo che si
sente più compreso e realizzato per disgrazia ricevuta che data.
A Napoli, urge subito un grande cambiamento epocale. Il vero miracolo
di San Gennaro. Anzi, per essere coerenti, facciamo il miracolo di Mr. Luciano Spalletti.
Guardare al futuro con ottimismo, scordandosi il passato una volta per tutte, perché finché c’è
vita, ci sarà sempre un altro Diego
Armando Maradona……..
Arsenico17
Commenti
Posta un commento