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Simone Inzaghi e l'esilio dorato: "tra applausi, silenzi e ingratitudine"!

  Simone Inzaghi, nel silenzio più totale dopo quattro anni intensi, ha lasciato l’Inter. Lo ha fatto pochi giorni dopo una clamorosa e inspiegabile sconfitta per 5-0 nella finale di Champions League contro il PSG, come se la sua squadra non fosse mai realmente scesa in campo. E questo, dopo aver eliminato in semifinale uno dei Barcellona più forti degli ultimi dieci anni, con una prestazione tatticamente perfetta e con quel pizzico di coraggio e fortuna che nel calcio non guastano mai. Il crollo finale, soprattutto in campionato e inspiegabilmente nella partita più importante dell’anno, è stato fatale, ma anche profondamente amaro. Eppure, i Mass media e parte della tifoseria non hanno avuto nessun dubbo: da allenatore in ascesa del calcio europeo a tecnico sopravvalutato e fortunato, il passaggio è stato fulmineo. Inzaghi è stato screditato in fretta e con superficialità, come spesso accade nel nostro Paese quando qualcuno decide di intraprendere strade diverse e quando non ...

Chi pagherà i danni del processo mediatico alla Juventus?


Una vera e propria crociata è partita nei confronti della Juventus e dei suoi uomini, esattamente come nel 2006 e forse, grazie oggi anche al supporto dei social network, dai contorni decisamente molto ben peggiori. L’aria che si respira intorno all’ambiente bianconero è davvero pesante e come se non bastasse ad alimentare questo grande incendio è la Procura torinese, che proprio come con calciopoli, ha trasferito copia del materiale d’indagine sulla Juventus alla Figc per quanto concerne l’ambito della giustizia sportiva alimentando voci su possibili conseguenze pesanti per la vecchia signora, dunque nel campo dell’illecito sportivo, facendo drizzare le antenne conseguentemente anche alla Uefa che ha aperto, a sua volta, un' indagine sui bianconeri per verificarne la regolare partecipazione alle coppe negli anni incriminati. Insomma un vero e proprio terremoto, almeno è quello che si augurano i tifosi avversari, youtuber, gran parte della carta stampata e di giornalisti faziosi, tutti ringalluzziti dal “caso Juventus” soprattutto in questo periodo in cui il calcio giocato latita e dove non gli rimane altro che seguire un assurdo mondiale giocato in un paese in cui il calcio diciamo non è proprio il business principale. Detto ciò però bisogna dire che le dimissioni dell’intero CDA della Juventus hanno sconvolto parecchio l’ambiente bianconero anche se si sapeva, era nell’aria e prima o poi sarebbe accaduto, questione di tempo. La cosa curiosa è che siano avvenute proprio adesso e non a fine campionato, evidentemente non c’erano più le condizioni per andare avanti soprattutto alla luce delle richieste di rinvio a giudizio della procura, che sarebbero state ricevute di li a breve,  da parte di ogni singolo componente per reati davvero molto gravi soprattutto a livello penale ma non solo per quello. Insomma le “presunte” accuse sono pesanti anche alla luce delle intercettazioni, più o meno decontestualizzate, che circolano sui giornali: aggiotaggio, falso in bilancio, plusvalenze fittizie, artifizi contabili di ogni tipo possibile in ragione della manovra stipendi durante il periodo covid, fatture false, evasione con conseguente frode fiscale e chi più ne ha più ne metta. Ovviamente ogni tifoso juventino per quanto possa sostenere la propria società e i propri colori non può nascondere una certa preoccupazione in merito per quello che potrebbe accadere e soprattutto una profonda delusione per come la società bianconera sia stata gestita così male negli ultimi cinque anni; poiché se cosi non fosse non si sarebbe per nulla onesti intellettualmente parlando. Tutte queste accuse non arrivano per caso ma sono il frutto di una mala gestio operata dal Presidente Andrea Agnelli e da tutti i suoi uomini di fiducia con scelte azzardate, assurde e a limite del concepibile, ma come è stato possibile arrivare a tutto ciò? Probabilmente è la stessa domanda che si sarà posto anche Jhon Elkann dopo i ripetuti aumenti di capitale fatti da Exor per coprire gli enormi buchi di bilancio causati dal cugino con la sua folle gestione. Queste dimissioni sanno di decisione già presa da parecchio tempo e probabilmente, a che se ne dica, finché la barca veleggiava a gonfie vele, con i trofei vinti, Agnelli è rimasto saldo al suo posto ma non appena la barca è andata alla deriva, Jhon è intervenuto ponendo fine all’era Andrea Agnelli alla Juventus. Ma tornando all’attualità e a quello che sta accadendo la Juventus sta subendo un vero e proprio processo mediatico in cui è già stata giudicata colpevole in tutti i gradi di “giudizio”: non importa se ancora un vero processo, sia sportivo che ordinario, non sia nemmeno iniziato, non importa se il materiale che hanno a disposizione i giornali, passatogli  chissà da chi?, sia valido ai fini delle prove che possano inchiodare, eventualmente la Juventus e i suoi dirigenti, non importa che il giornalismo dovrebbe fare bene il suo lavoro facendo un’informazione corretta e soprattutto più imparziale possibile, non importa per gli innumerevoli danni di immagine che la società e i suoi dipendenti o ex stanno subendo, soprattutto in caso di proscioglimento da ogni accusa, non importa proprio nulla a nessuno perché la Juventus deve essere “radiata”, è il cancro del calcio, il “sistema corrotto” che ha portato il nostro Paese a non partecipare a due mondiali di fila: insomma la panacea di tutti i mali di un calcio “marcio” e insostenibile che ha accumulato debiti per quasi 6 miliardi di euro . Con questo nessuno vuole dire che la Juventus e i suoi ex dirigenti siano innocenti a prescindere perché nel caso in cui le accuse, con il supporto di prove valide, siano veritiere è giusto che paghino tutti quanti i responsabili per ciò che avrebbero causato ma non è accettabile il fatto che agli occhi di “tutti” i “giudici” del web e della carta stampata, la Juventus, sia già stata giudicata “colpevole”, senza possibilità di replica, del su citato processo mediatico. Ma la domanda vera è sarà già colpevole anche in quello ordinario? Non mi sento di sbilanciarmi su quello che potrà accadere ma la sensazione è che la Juventus potrebbe essere colpita in maniera esemplare soprattutto per via del “terrorismo” mediatico che sta subendo. Però tutti i detrattori o presunti tali dovranno sperare su una cosa: e cioè che tutto ciò  detto e scritto si avveri davvero perché questa volta, la Juventus non resterà a guardare come nel 2006.

#FinoAllaFine

Indelicato Francesco

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