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Simone Inzaghi e l'esilio dorato: "tra applausi, silenzi e ingratitudine"!

  Simone Inzaghi, nel silenzio più totale dopo quattro anni intensi, ha lasciato l’Inter. Lo ha fatto pochi giorni dopo una clamorosa e inspiegabile sconfitta per 5-0 nella finale di Champions League contro il PSG, come se la sua squadra non fosse mai realmente scesa in campo. E questo, dopo aver eliminato in semifinale uno dei Barcellona più forti degli ultimi dieci anni, con una prestazione tatticamente perfetta e con quel pizzico di coraggio e fortuna che nel calcio non guastano mai. Il crollo finale, soprattutto in campionato e inspiegabilmente nella partita più importante dell’anno, è stato fatale, ma anche profondamente amaro. Eppure, i Mass media e parte della tifoseria non hanno avuto nessun dubbo: da allenatore in ascesa del calcio europeo a tecnico sopravvalutato e fortunato, il passaggio è stato fulmineo. Inzaghi è stato screditato in fretta e con superficialità, come spesso accade nel nostro Paese quando qualcuno decide di intraprendere strade diverse e quando non ...

Da 0️⃣ a 1️⃣0️⃣ i numeri di Juventus - Udinese!


Zero come le reti subite dalla Juventus. I minuti di imbattibilità dei bianconeri salgono a 756 ', l’ultimo gol subito dal portiere polacco Szczesny risale a quello del rossonero Brahim Diaz al 53’ a San Siro contro il Milan nella sconfitta per due a zero. Il portiere bianconero ha nel mirino, con 666’ minuti di imbattibilità, il record raggiunto dal suo stesso ex compagno di squadra Gianluigi Buffon fermo a 973’. Be’ in effetti non manca poi molto bene così!

Uno come il primo gol di Danilo in questo campionato. Ormai non ci sono più dubbi è lui il leader della retroguardia bianconera. Sempre attento e preciso negli interventi, nessuno ha il carisma e la voglia di vincere come quella del brasiliano. Si fa trovare sempre pronto e il suo primo gol in questo campionato certifica ancora di più che è un giocatore imprescindibile per questa Juventus.

Due agli infortuni di Di Maria. L’unica nota stonata di una serata decisamente difficile sul campo è l’ennesimo infortunio di Di Maria. Uscito anzitempo, anche questa volta, l’argentino sembra non avere tregua con gli infortuni muscolari facendo letteralmente infuriare i tifosi bianconeri che sembrano essere “stanchi” di averlo a mezzo servizio, anche se in verità ieri sera per 65’ minuti ci aveva anche deliziato con parte del suo repertorio.

Tre al ruolo in cui viene impiegato Mckennie. Francamente vedere un giocatore non dare il massimo poiché non inserito nel suo ruolo ideale qualche campanello d’allarme dovrebbe farlo scattare. Ma non sembra assolutamente curarsene Massimiliano Allegri che insiste nell’inserirlo come esterno di centrocampo con pessimi risultati. Sicuramente sul piano della corsa e dell’impegno il ragazzo mostra le sue qualità ma alla Juventus questo non può bastare però se magari fosse inserito nel ruolo giusto….

Quattro come i minuti dal termine in cui la Juventus sblocca il risultato. Una partita chiusa che ormai si pensava di non poter portare a casa e che invece all’85 si  sblocca con una splendida azione da rete finalizzata da Danilo. Queste vittorie negli ultimi minuti stanno diventando una costante sintomo che la squadra ha carattere e che evidentemente Allegri ha lavorato anche sulla testa dei suoi giocatori ma la domanda è potrà andare sempre bene? Finché si vince noi ci auguriamo di si.

Cinque come le vittorie di corto muso nelle ultime otto partite. Non sono una caso le cinque vittorie per una rete a zero, Allegri lo dice sempre non importa se giochi bene o male l’importante è vincere. Be’ lui su questo “mantra” ci ha costruito una carriera e di certo non sembra voler smettere proprio adesso che la sua Juventus ha ripreso a macinare vittorie su vittorie. Storceranno il naso i giochisti? Francamente me ne infischio!

Sei a Paredes. Anche lui insieme a Di Maria è uno dei giocatori più “bersagliati” di critiche dai tifosi bianconeri. Certo bisogna dire che lui in questi pochi mesi da giocatore della Juventus, nelle rare volte che è stato chiamato in causa, diciamo che si è limitato semplicemente al compitino senza eccellere quasi mai in grandi giocate ma ieri sera, se la Juventus ha trovato la via della rete, gran parte del merito è suo e del suo destro millimetrico che spalanca a Chiesa la porta per l’assist a Danilo. Che sia la volta buona? Speriamo proprio di sì: promosso.

Sette alla partita Silvestri. Se l’Udinese non ha capitolato ben prima dell’85’ minuto gran parte del merito è soprattutto del suo portiere. Ha fatto diverse parate prodigiose che hanno mantenuto in partita i suoi compagni fino ai minuti finali proprio quando sul gol di Danilo non può davvero nulla. Di certo Silvestri non è più una sorpresa ed è uno dei migliori portieri della serie A, su questo pochissimi dubbi: bravo!

Otto come le vittorie consecutive della Juventus in campionato. Dopo la vittoria con l’Udinese il filotto di vittorie aumenta e certamente a questo punto non si può più ignorare il fatto che la Juventus si candida prepotentemente nella lotta allo scudetto, lo dicono i numeri, le statistiche, l’imbattibilità della difesa ma chiaramente non lo dice Allegri per mantenere alta la concentrazione. Certo con quei quattro punti mancanti, con Roma e Salernitana…..

Nove come i punti in più della Juventus rispetto alla scorsa stagione. Nessuno oggi avrebbe puntato un centesimo sul ritorno dei bianconeri in “Pompa Magna” dopo il disastroso inizio di stagione culminata con l’uscita anticipata dalla Champions League. Ma la Juventus ha fatto un netto miglioramento  ottenendo ben nove punti in più rispetto allo scorso campionato: è vero i numeri senza trofei rimangono fini a se stessi ma per fortuna la stagione è ancora lunga e quindi non ci resta che aspettare e vedere come andrà a finire.

Dieci alle commoventi parole di Gianluca Pessotto in onore di Gianluca Vialli. Non ci sono parole che possono fermare il lungo dolore che tutti abbiamo provato dopo questa notizia. Un fulmine a ciel sereno la morte dell’indimenticato Gianluca Vialli a soli 58 anni. Un uomo pieno di vita, con tanti progetti, un profondissimo conoscitore di calcio e soprattutto un grandissimo campione che nella sua carriera ha lasciato il segno con qualsiasi maglia abbia giocato. C’è chi vuole cancellare quello che è stato alla Juventus e ciò che ha fatto con questa maglia ma una cosa è certa: Noi ovunque tu sia Gianluca ti ameremo per sempre e non ti ringrazieremo mai abbastanza per il sogno che ci hai fatto vivere con le tue grandi gesta, resterai per sempre il nostro capitano!

FinoallaFine

Francesco Indelicato

Commenti

  1. Dalla mia nascita sempre juventusss fino alla fine

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  2. Mandarmi almeno una tuta della Juventus taglia X

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