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Simone Inzaghi e l'esilio dorato: "tra applausi, silenzi e ingratitudine"!

  Simone Inzaghi, nel silenzio più totale dopo quattro anni intensi, ha lasciato l’Inter. Lo ha fatto pochi giorni dopo una clamorosa e inspiegabile sconfitta per 5-0 nella finale di Champions League contro il PSG, come se la sua squadra non fosse mai realmente scesa in campo. E questo, dopo aver eliminato in semifinale uno dei Barcellona più forti degli ultimi dieci anni, con una prestazione tatticamente perfetta e con quel pizzico di coraggio e fortuna che nel calcio non guastano mai. Il crollo finale, soprattutto in campionato e inspiegabilmente nella partita più importante dell’anno, è stato fatale, ma anche profondamente amaro. Eppure, i Mass media e parte della tifoseria non hanno avuto nessun dubbo: da allenatore in ascesa del calcio europeo a tecnico sopravvalutato e fortunato, il passaggio è stato fulmineo. Inzaghi è stato screditato in fretta e con superficialità, come spesso accade nel nostro Paese quando qualcuno decide di intraprendere strade diverse e quando non ...

Da zero a Dieci tutti i numeri di Cremonese - Juventus


Ed eccoci al consueto appuntamento con la rubrica #FinoAllaFine con i numeri da zero a dieci di Cremonese – Juventus:

Zero come i gol subiti dalla Juventus nelle ultime sette partite di campionato. Sono esattamente 727 i minuti di imbattibilità della Juventus che la collocano, nonostante il terzo posto in classifica, come  miglior difesa del campionato. Se il miglior attacco è sempre la miglior difesa Massimiliano Allegri in questo è sicuramente un “maestro”.

Uno come il numero di presenze da titolare di Matias Soulè in questo campionato. C’era una sorta di spasmodica attesa per vedere il talento argentino giocare finalmente in prima squadra da titolare. Il ragazzo, in un atipico ruolo da esterno nel 352, ha dimostrato carattere e soprattutto voglia di stupire con giocate raffinate e dribbling mai fini a se stessi. Sfiora il gol nel primo tempo, dove sicuramente è stato il migliore dei suoi, se questo è soltanto l’inizio non vediamo l’ora di vedere il resto.

Due come i pali colpiti dalla cremonese. La squadra di Massimiliano Alvini è davvero sfortunata, gioca un’ottima gara sicuramente non contro una Juventus “granitica” ma che è pur sempre la Juventus. Al minuto 69’ la sua squadra sbatte clamorosamente nel palo colpito da Dessers. Nel finale ne colpisce un altro, esterno, con il giovane Gyan: si può tranquillamente dire che la sintesi della partita giocata dai grigio rossi sta proprio tutta lì.

Tre come i giocatori provenienti dall’under 23 partiti titolari: Miretti, Fagioli e Soulè. Probabilmente sarà tutto dovuto alla lunga serie di indisponibili che da inizio stagione accompagnano la Juventus e Massimiliano Allegri. Fatto sta che diversi giocatori della Next Gen stanno dimostrando il loro talento anche in prima squadra e noi non vedevamo l’ora che avvenisse!

Quattro come le vittorie nelle ultime quattro trasferte. Torino, Verona, Lecce e Cremonese cosa avranno mai in comune? Semplice la sofferenza e il famoso “corto muso” proprio come piace tanto ad Allegri, tuttavia anche il fattore “c”, nel frattempo, non è stato di certo a guardare!

Cinque come i gol di Milik in campionato. Doveva essere semplicemente una punta di riserva da inserire nelle migliori occasioni adesso è diventato un giocatore imprescindibile per lo scacchiere di Max Allegri. È lui, con il suo quinto gol in campionato, a regalare alla sua squadra, con una grande punizione, la settima vittoria di fila quando ormai il pareggio sembrava il risultato più scontato. Per chi ancora di voi avesse delle riserve su questo giocatore trovatevi un altro sport da seguire!

Sei a Gatti e Miretti. Prestazioni sufficienti dei giovani rampanti bianconeri. Gatti ancora deve crescere sotto il profilo della concentrazione e Miretti invece sotto il profilo della calma con diverse giocate dettate dalla troppa “frenesia”. Ma nel complesso si stanno integrando bene con il gruppo dei “big”, dimostrando una certa crescita grazie alla titolarità delle ultime partite. Bene così!

Sette come le vittorie consecutive della Juventus in campionato. Detto di una difesa ritornata ad essere un “muro” quasi invalicabile la squadra bianconera, dopo un pessimo inizio di stagione, sembra aver inserito la quinta inanellando una serie di vittorie che la proiettano nelle zone alte della classifica nel giro di poche partite. Si può parlare di rincorsa scudetto? Sette punti di distacco dalla vetta sono tanti ma venerdì prossimo c’è una certa partita che potrebbe dire tanto di questa stagione.. non ci resta che aspettare e vedere!

Otto come il numero dei tiri in porta della Juventus contro la Cremonese. Un dato che non dovrebbe sorprendere quando si parla della Juventus ma che però è da sottolineare quando nelle precedenti gare vinte in trasferta i tiri verso lo specchio sono stati praticamente nulli. Solo la sfortuna ha impedito a Soulè, Kostic e Miretti di centrare il bersaglio grosso in più di un’occasione, che sia una delle armi in più da sfruttare soprattutto quando le partite sono così chiuse? È quello che i tifosi si auspicano.

Nove come le sconfitte della Cremonese in questo campionato. Onestamente aspettarsi qualcosa di diverso da una squadra neo promossa, poco abituata alla massima categoria, sarebbe stato certamente una sorpresa ma la Cremonese non merita i soli sette punti che ha accumulato in questo scorcio di campionato perché gioca molto meglio di alcune squadre che gli stanno sopra. Eppure la classifica è meschina con questa squadra e il suo allenatore però forse se arrivasse li davanti un esperto finalizzatore chissà….

Dieci come i milioni richiesti da Adrien Rabiot per il rinnovo di contratto. Entra negli ultimi venti minuti e spacca letteralmente la partita. Prima esegue un passaggio illuminante per Kostic che si divora una grandissima occasione da gol e poi si procura la punizione che risolve la partita. Un giocatore che ormai è imprescindibile per il centrocampo della Juventus e per Massimiliano Allegri ma la domanda è sarebbe giusto accontentarlo nelle sue “esose” richieste  per rinnovare il contratto in scadenza? Se è questo il vero Rabiot e non quello degli ultimi tre anni sicuramente non ci sarebbe nemmeno da pensarci troppo!

#FinoAllaFine

Ciccio

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