“Io senza calcio non sto bene. Fosse per me arriverei a morire in tuta, a novant'anni, all'aria aperta, a insegnare pallone a qualche ragazzo che avesse ancora voglia di starmi a sentire”. [Zdnek Zeman]
Simone Inzaghi, nel silenzio più totale dopo quattro anni intensi, ha lasciato l’Inter. Lo ha fatto pochi giorni dopo una clamorosa e inspiegabile sconfitta per 5-0 nella finale di Champions League contro il PSG, come se la sua squadra non fosse mai realmente scesa in campo. E questo, dopo aver eliminato in semifinale uno dei Barcellona più forti degli ultimi dieci anni, con una prestazione tatticamente perfetta e con quel pizzico di coraggio e fortuna che nel calcio non guastano mai. Il crollo finale, soprattutto in campionato e inspiegabilmente nella partita più importante dell’anno, è stato fatale, ma anche profondamente amaro. Eppure, i Mass media e parte della tifoseria non hanno avuto nessun dubbo: da allenatore in ascesa del calcio europeo a tecnico sopravvalutato e fortunato, il passaggio è stato fulmineo. Inzaghi è stato screditato in fretta e con superficialità, come spesso accade nel nostro Paese quando qualcuno decide di intraprendere strade diverse e quando non ...
La Roma ai quarti di Coppa Italia ma chi ha fatto l'affare, la Juventus con Di Maria o la Roma con Dybala?
La Roma
passa, soffrendo, ai quarti di finale di Coppa Italia - superando di misura un
buon Genoa - grazie a un cioccolatino al rum di Paulo Dybala all’ottavo
goal con la maglia giallorossa. Dybala accende la luce in un Olimpico apparecchiato a festa. Numeri importanti per La Joya nonostante le
poche presenze in stagione, causa infortuno. Serata di gala - rigorosamente in
smoking e con le scarpette tirate al lucido - per l’ex juventino grazie alla
standing ovation, riservata dalla passionale tifoseria romana, per festeggiare la
freschissima vittoria del Mondiale con l’Argentina. È amore vero tra Dybala e
la Roma, speriamo eterno nonostante la clausola rescissoria relativamente
molto bassa. Venti piotte 👀. Possesso di palla
leggermente superiore per gli uomini di Mourinho (50,6%). È una novità assoluta
per i giallorossi, ma è una statistica poco significativa; la Roma giocava
contro una squadra di categoria inferiore, con tutto il rispetto per i liguri. Supremazia
giallorossa per tiri totali (25 di cui 5 in porta) e angoli (16); Statistiche
importanti, da non sottovalutare che riassumono il DNA di questa Roma.
Nel
post-partita, ai microfoni di Mediaset Premium, José Mourinho dichiarerà di essere soddisfatto della prestazione dei suoi uomini che -
secondo lui - vanno sempre oltre le proprie possibilità e capacità. Mourinho è
un allenatore che bada al sodo, per buona pace dei giochisti. Il bel gioco è utopico per l'uomo di Setúbal.
Infine, Mourinho bacchetta
i tifosi per aver fischiato Zaniolo; Ingiustamente, a suo modestissimo parere. Non sono d'accordo, ennesima prestazione sottotono
dell’enfant prodige giallorosso. Il ragazzo può e deve fare di più in campo, non ci siamo. Forse, sarebbe stato meglio venderlo in estate
al miglior offerente perché il costo del cartellino del ragazzo è in costante ribasso. Valutato 30 milioni da Transfermarkt, in estate offerto alla Juventus per la bellezza di 50
milioni. Magari ci cascavano per 40 milioni. La Roma avrebbe fatto un'affare. Oggi vale una ventina di milioni, una rosetta, 50 grammi di mortadella e una fetta di caciocavallo piccante.
A domanda ricevuta da Mino Tavari, invece, Mou fa spallucce per gli scontri in Autostrada tra “tifosi” napoletani e
romani. Non vedo, non parlo, non sento. Faccio l’allenatore con uno stipendio modesto di 7 milioni di euro netti a stagione. Occasione persa per lo Special One. La violenza va condannata sempre e ognuno deve fare la sua parte.
L’ennesima
prestazione sopra le righe di Dybala - campione assoluto - apre un dibattito serio che coinvolge
Juventus e Roma. Otto goal e 2 assist, in 15 partite disputate con la maglia
giallorossa tra Campionato (5), Europa League (2) e Coppa Italia (1). A Torino,
sponda bianconera, per sostituire il partente Dybala (29 anni) è stato preso,
sempre a zero, un altro argentino, Ángel Di María (34 anni). L'usato sicuro, nonostante i tanti km percorsi dal campione argentino in giro per il mondo. La Juventus
e i suoi tifosi celebrano Di Maria, El fideo regala maglie in allenamento. Tutti felici e contenti, ma l'apparenza inganna; L’ex
PSG ha totalizzato una sola marcatura, in appena otto presenze, con la maglia
bianconera. Poco protagonista nella rinascita della Juventus 02, targata
Massimiliano Allegri.Eppure, a
Torino, nessuno – quasi – rimpiange
più Dybala, etichettato come un giocatore discontinuo, sempre rotto e mai
decisivo. Lui……
Nella città della Mole Antonelliana,nessuno
rimpiange il nono nella classifica marcatori alla time della Juventus con quota
115, eguagliando un'icona del calcio mondiale come Roberto Baggio. Eppure, statistiche alla mano,
storia, titoli conquistati con la Vecchia Signora, performance in campo di alto livello, valore aggiunto apportato alla
squadra giallorossa sono evidenze oggettive - fatti - che protendono tutte a
favore di Dybala.
Per tutti
questi motivi, all'indomani della vittoria della Magica, sono costretto a farmi una domanda interiore a poche ore dal big match - forse decisivo - tra Napoli e Juventus: Chi ha fatto
l’affare dell’anno, la Juventus con Di Maria o la Roma con Dybala?
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