Passa ai contenuti principali

IN PRIMO PIANO

Simone Inzaghi e l'esilio dorato: "tra applausi, silenzi e ingratitudine"!

  Simone Inzaghi, nel silenzio più totale dopo quattro anni intensi, ha lasciato l’Inter. Lo ha fatto pochi giorni dopo una clamorosa e inspiegabile sconfitta per 5-0 nella finale di Champions League contro il PSG, come se la sua squadra non fosse mai realmente scesa in campo. E questo, dopo aver eliminato in semifinale uno dei Barcellona più forti degli ultimi dieci anni, con una prestazione tatticamente perfetta e con quel pizzico di coraggio e fortuna che nel calcio non guastano mai. Il crollo finale, soprattutto in campionato e inspiegabilmente nella partita più importante dell’anno, è stato fatale, ma anche profondamente amaro. Eppure, i Mass media e parte della tifoseria non hanno avuto nessun dubbo: da allenatore in ascesa del calcio europeo a tecnico sopravvalutato e fortunato, il passaggio è stato fulmineo. Inzaghi è stato screditato in fretta e con superficialità, come spesso accade nel nostro Paese quando qualcuno decide di intraprendere strade diverse e quando non ...

Roma Fiorentina 2-0. Con un super Dybala, Mou ridiventa lo Special One.


La Roma vince contro la Fiorentina per due reti a zero grazie a una super doppietta del campione del mondo in carica, Paulo Dybala. Settimo posto in classifica consolidato, la squadra di Mourinho resta agganciata al treno per la qualificazione alla prossima Champions League. Meno tre punti da Juventus e Inter, meno 4 dai campioni d’Italia in carica. Appaiati con i cugini laziali che sbancano il botteghino a Sassuolo. Se non ci fosse stata la banda Spalletti, a razziare in lungo e in largo la penisola italica, la Roma sarebbe in lotta per lo scudetto. Per sfortuna è soltanto una lontana suggestione perché il Napoli è a + 13 punti dalla Roma. Missione impossibile per i giallorossi. Gli obiettivi da raggiungere sono la qualificazione alla prossima Champions e una finale di coppa, in Italia o in Europa.  
Possesso palla leggermente a favore dei giallorossi, ma la Fiorentina ha giocato in 10 uomini per circa 60 minuti a causa dell’espulsione per doppia ammonizione di un ingenuo e irruento Dodo. Giudizio troppo severo di Giua. I viola sprofondano in classifica e sono costretti a guardarsi alle spalle. 
Appena sufficiente la prestazione di Lorenzo Pellegrini, il capitano si è presentato all’Olimpico con la chitarra scordata. Eppure, questa volta, giocava nella posizione a lui più congeniale: trequartista sinistro dietro Abraham. Visto la vena realizzativa di un sontuoso Dybala, Mourinho potrebbe provare a giocare anche col 3-4-1-2 con Zaniolo - influenzato - nel ruolo di trequartista incursore, alla Simone Perrotti per intenderci. Pellegrini potrebbe essere spostato in mediana nel ruolo di regista arretrato. Ma serve un mediano forte che possa fare coppia col capitano. Per adesso, il tecnico lusitano deve fare di necessità virtù. Ha tra le mani una buona rosa, ma qualitativamente inferiore a quella di Napoli, Inter, Milan e Juventus. Per colmare il divario ci vorrebbe un terzino destro e un mediano a centrocampo.  
In attacco cresce l’intesa tra Dybala e Abraham, fattore che lascia ben sperare per il futuro. Con la Fiorentina il bel gioco è stato nuovamente l’attore non protagonista della serata, ma abbiamo capito - molti si sono rassegnati all'evidenza - che lo spettacolo non rientra nei piani dell’allenatore portoghese. Mourinho pensa soltanto a fare risultato, sacrificando l’estetica del gioco del calcio. Fino a quando ci riesce siamo tutti felici e contenti. Con un Dybala in stato di grazie, tutto diventa più semplice per lo Special One. L’argentino gonfia la rete per due volte, il primo goal di pregevole fattura al volo di sinistro su assist di petto di Abraham. La seconda marcatura sfruttando una ripartenza veloce con un assist al bacio del solito Abraham che mette Dybala davanti alla porta. L'argentino ringrazia, gonfiando la rete per la seconda volta. L’inglese è in netta crescita, la squadra ha bisogno di lui come il cacio sui maccheroni. I due attaccanti giallorossi si portano a casa il premio come migliore calciatore della serata. Aumenta lo score di Dybala che si porta a sette goal in campionato, due in Europa League e uno in Coppa Italia. Per un totale di 10 marcature siglate. Niente male per un calciatore preso a zero dalla Juventus, ritenuto inutile per il nuovo progetto tecnico della Vecchia Signora. Ce ne fossero di calciatori superflui come La Joya. Federico Chiesa vi serve il prossimo anno? Potrebbe fare al caso della Roma, anch'egli rigorosamente a costo zero.  
Più che sufficiente la prestazione della difesa col solito Smalling sugli scudi a proteggere le retrovie dagli attacchi con le polveri bagnate della viola. Non mi è dispiaciuto nemmeno Kumbulla che ha dato sicurezza al reparto arretrato. Sulla mediana Cristante e Bove hanno fatto una partita sufficiente, senza particolari squilli di tromba. La mediana resta la zona del campo più debole della Roma, andrebbe rafforzata con un mediano di quantità e qualità. Pinto se ci sei batti un colpo. Sugli esterni ho preferito Zalewski a Celik, anche se oggettivamente è stata migliore la performance del turco rispetto a quella del polacco. Inspiegabile l'involuzione di Spinazzola che scende in campo col freno a mano tirato.  

Roma Fiorentina 2-0. L’importante è vincere non soltanto per Mou, ma urgono subito rinforzi per trovare la vera Roma che ancora non si è vista in tutte le sue infinite sfaccettature. Per adesso, ci godiamo La Joya che non è poco…..e il pubblico eccezionale della Roma in un Olimpico sold-out. 
 
Arsenico17

Commenti

Post più popolari