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Simone Inzaghi e l'esilio dorato: "tra applausi, silenzi e ingratitudine"!

  Simone Inzaghi, nel silenzio più totale dopo quattro anni intensi, ha lasciato l’Inter. Lo ha fatto pochi giorni dopo una clamorosa e inspiegabile sconfitta per 5-0 nella finale di Champions League contro il PSG, come se la sua squadra non fosse mai realmente scesa in campo. E questo, dopo aver eliminato in semifinale uno dei Barcellona più forti degli ultimi dieci anni, con una prestazione tatticamente perfetta e con quel pizzico di coraggio e fortuna che nel calcio non guastano mai. Il crollo finale, soprattutto in campionato e inspiegabilmente nella partita più importante dell’anno, è stato fatale, ma anche profondamente amaro. Eppure, i Mass media e parte della tifoseria non hanno avuto nessun dubbo: da allenatore in ascesa del calcio europeo a tecnico sopravvalutato e fortunato, il passaggio è stato fulmineo. Inzaghi è stato screditato in fretta e con superficialità, come spesso accade nel nostro Paese quando qualcuno decide di intraprendere strade diverse e quando non ...

AllegriOut o AllegriIN questo è il dilemma?

Dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia contro i rivali storici dell’Inter - tattica kamikaze di Allegri con Chiesa punta centrale 😱 - l’hastag #AllegriOut è tornato più prepotente che mai. Essere o non essere questo è il dilemma per gli amici juventini o meglio - tradotto in twitteriano - #Allegrin o #Allegriout?

Il mondo social si è scatenato nelle ultime 48 ore, mandando in tendenza Max Allegri. I commenti sono molteplici e, spesso, non troppo lusinghieri per l'allenatore di Livorno.

Incompetente, superato o fortunato sono gli aggettivi più gettonati per qualificare l'allenatore in pectore della Juventus. Allenatore che, in un recente passato, è stato agevolato dalla presenza di super campioni nelle sue squadre. Chiedete pure a Pirlo, magari, durante il periodo vincente alla Juventus. Oppure, se vi pare il caso, domandate a Ronaldinho o a Zlatan Ibrahimović protagonisti dello scudetto del Milan (2010/2011) sotto la guida proprio di Max Allegri.

Parole, parole, parole ma c’è un dato di fatto incontestabile e oggettivo pure per il il tifoso bianconero più integralista. In Italia, Max Allegri ha vinto tanto: 6 campionati, 3 Supercoppa, 4 Coppa Italia. Quattro sono state le “Panchine d'oro” ricevute come riconoscimento alla sua carriera da allenatore. Ha sfiorato la Coppa dalle grandi orecchie per due volte, battuto da due grandissime squadre. Il Barcellona di Messi nel 2015 (3-1) e il Real Madrid di Ronaldo nel 2017 (4-1). Le chiacchere, in questo caso, stanno a zero.

Eppure, Allegri è uno degli allenatori più vincenti della storia della Juventus, sebbene in Europa non abbia vinto nulla, nonostante il corto muso. La semifinale di quest’anno cade a fagiolo, contro il Siviglia, grida vendetta. Finalmente sarà la vera risposta alla nostra domanda legittima? Ai posteri l'ardua sentenza.

Per trovare una risposta - forse - alla nostra domanda interiore, facciamo un salto pindalico e carpiato all'indietro nel tempo. Ebbene, ad esempio, due grandissimi allenatori, Lippi e Sacchi, non hanno vinto nulla dopo la Juventus - fatta eccezione per il mondiale vinto con la Nazionale - e il Milan.

Allora, cari lettori, una domanda di marzulliana memoria - alla quale potete anche non rispondere - nasce spontanea: Quanto conta l'allenatore nel calcio? 

Abbiamo chiesto ai nostri follower, il risultato è sorprendente. Allora cosa state aspettando? Commentate come se non ci fosse un domani......  

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