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Simone Inzaghi e l'esilio dorato: "tra applausi, silenzi e ingratitudine"!

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Osimhen via da Napoli, ma Simeone è meglio 'e Abraham


Fiore all’occhiello della rosa dei partenopei è certamente Victor Osimhen. Il grande protagonista della stagione “straordinaria” del Napoli, culminata con la vittoria meritata dello scudetto con 5 giornate d’anticipo sulla tabella di marcia. L’attaccante nigeriano ha segnato 28 goal in 35 partite risultando determinante, come terminale offensivo, nel 4-3-3 di Mr. Spalletti. Numero nove, veloce, dotato di una discreta tecnica, fortissimo di testa grazie a un’elevazione straordinaria, Victor è indispensabile per gli schemi di Mr Spalletti perché attacca la profondità, come pochi altri calciatori al mondo, creando scompiglio tra le linee della difesa avversaria; il nigeriano ci va dentro come il burro. Movimenti offensivi “collaudati” che favoriscono i compagni di reparto Kvaratskhelia, Politano, Elmas, Raspadori e Lozano.

Grazie a prestazioni da top player assoluto, impreziosite da 28 marcature, il valore di mercato di Osimhen è oscillato da 70 a 100 milioni di euro. Dinnanzi a tal ben di Dio - merce rara in Serie A - i maggiori top club europei hanno messo gli occhi sul ragazzo, mettendo sul piatto uno stipendio tre volte più alto rispetto a quello percepito a Napoli. Per De Laurentiis sarà difficilissimo trattenere il suo diamante nero, da sempre molto attento al monte ingaggi del suo prezioso giocattolo. Con una decina di cambiali, un caffè e una stretta di mano, Aurelio ha fatto l’affare del secolo e non ha nessuna intenzione di rimetterci, nemmeno, un euro di tasca propria. Massimo Moratti non si capacita della scelta fatta dal Presidente del Napoli. Lui, che era capace di dilapidare tutto il patrimonio per pagare lo stipendio a Recoba. Dare al nigeriano uno stipendio sopra la media dei calciatori del Napoli, nel giro di poco tempo, porterebbe a un effetto dominio devastante che ovviamente De Laurentiis vuole scongiurare a tutti i costi; L’utile di bilancio per il suo Napoli sarebbe una chimera. Per questo motivo, molto probabilmente, il futuro di Osimhen è stato già scritto, lontano dalla città del Vesuvio; venduto al miglior offerente, sperando in una vera e propria asta tra i top club europei per aumentare il suo valore di mercato. Aurelio si lecca i baffi brizzolati della sua barba incolta, sperando - questa volta - in una plusvalenza “vera” a suo favore. Con 150 milioni, l’affare si chiuderà per la felicità di tutte le parti interessate.  

A questo punto una domanda sorge spontanea nel cuore del tifoso partenopeo: chi potrebbe sostituire dignitosamente - possibilmente senza farlo rimpiangere - il miglior attaccante della Serie A e molto probabilmente tra i migliori 5 d’Europa?

SpaceSerieA - sempre molto attento alle vicende di Napoli tanto da pronosticarlo come possibile campione d’Italia l’estate scorsa (quando i napoletani si scannavano tra di loro per un posto al sole) - ha individuato nell’inglese Tammy Abraham il degno sostituto del nigeriano.

Nella sua prima stagione alla Roma, il Nazionale inglese ha segnato la bellezza di 27 reti in 53 presenze (2021-2022). Tanta roba per un debuttante.  

Alla prima, Osimhen fece peggio: 10 goal in 30 presenze (2020-2021). Quell’anno non c’era Spalletti sulla panchina dei partenopei, ma Gennaro Gattuso. Non è un dettaglio insignificante.

Nella stagione in corso, l’inglese è stato meno brillante della precedente - soltanto 9 reti messi a segno - ma molto dipende, anche, dal gioco difensivo della Roma. I giallorossi giocano principalmente di ripartenza, spesso saltando il centrocampo con lanci lunghi dalla difesa verso l’attacco; l’inglese gioca, di conseguenza, spalle alla porta e riceve molte palle sporche durante i novanta minuti di gioco. Inoltre, Mourinho gli chiede tanto, anche, da un punto di vista difensivo. Tutto questo lo porta ad essere poco lucido sotto porta, penalizzando la sua vena realizzativa.

Alla proposta fatta, ahimè, i tifosi Napoletani hanno reagito con molto scettiscismo, paraculandoci in mancanza di argomenti - come al solito - bollando il romanista come un potenziale buco nell’acqua. Insomma, un bidone, indegno di sostituire il loro “attuale” beniamino. L’accostamento non doveva nemmeno essere fatto. Per ciò siamo stati messi in castigo e non più meritevoli di parlare del Napoli. Il nostro peccato originale? Non siamo mai saliti sul carro di nessuno. 

Eppure, fino a pochi mesi fa, il 99% dei napoletani aveva il poster di Dries Mertens appeso in camera da letto, ritenendo il nigeriano di una categoria molto più bassa rispetto a quella del belga. Di sicuro, meglio il poster di Dries che quello di Lorenzo Insigne. Poi tutto è cambiato con la vittoria dello scudetto. De Laurentiis un genio assoluto. Osimhen è diventato il calciatore più forte della terra. Forse il più forte della storia del calcio Napoli. Chiedono 200 milioni di euro per cederlo. I giocatori del Napoli sono intoccabili e Juan Jesus è molto più forte di Thiago Silva.  Thiago chi?

NEL CALCIO SI PARLA PRIMA, MAI DOPO

Tammy è un giocatore “fantastico” molto fisico, altruista, con una buona tecnica di base. Discreta vena realizzativa e capace di fornire assist al bacio per i compagni di squadra. Se venisse messo nella condizione di attaccare la profondità, proprio come fa Osimhen, sarebbe altrettanto devastante. Sotto le cure amorevoli di Luciano Spalletti, Tammy Abraham ritornerebbe a segnare - come minino - 25 goal a stagione. Chiedete pure a Dzeko.

Valutazione di mercato 45 milioni. Non male per un venticinquenne. Chi lo prende a questa cifra, farà l’affare del secolo. Napoli è una suggestione che ci sentiamo di sposare, ma per i napoletani persino Simeone è meglio 'e Abraham! P.S. sono gli stessi soggetti - neomelodici inclini al pentimento - che dicevano peste e corna di Meret, l'attuale portiere campione d'Italia.

Ovviamente non essendo di parte, auguriamo all’inglese di rimanere in giallorosso, ancora, per tanti e tanti anni. E magari - alla faccia di chi gli vuole male - di essere decisivo per la Semifinale ed eventualmente la finale di Europa League.

Daje

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