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Simone Inzaghi e l'esilio dorato: "tra applausi, silenzi e ingratitudine"!

  Simone Inzaghi, nel silenzio più totale dopo quattro anni intensi, ha lasciato l’Inter. Lo ha fatto pochi giorni dopo una clamorosa e inspiegabile sconfitta per 5-0 nella finale di Champions League contro il PSG, come se la sua squadra non fosse mai realmente scesa in campo. E questo, dopo aver eliminato in semifinale uno dei Barcellona più forti degli ultimi dieci anni, con una prestazione tatticamente perfetta e con quel pizzico di coraggio e fortuna che nel calcio non guastano mai. Il crollo finale, soprattutto in campionato e inspiegabilmente nella partita più importante dell’anno, è stato fatale, ma anche profondamente amaro. Eppure, i Mass media e parte della tifoseria non hanno avuto nessun dubbo: da allenatore in ascesa del calcio europeo a tecnico sopravvalutato e fortunato, il passaggio è stato fulmineo. Inzaghi è stato screditato in fretta e con superficialità, come spesso accade nel nostro Paese quando qualcuno decide di intraprendere strade diverse e quando non ...

Chi ha ragione risultatisti, giochisti, Allegri o Adani?


Nell'eterna lotta tra risultatisti e giochisti chi ha ragione tra la concretezza di Max Allegri e la teoria del calcio estetico portata avanti da Lele Adani? E' una domanda legittima, degna di un modesto approfondimento da parte nostra. 

È giusto che il noto opinionista, ex difensore di Fiorentina e Inter, critichi un uomo da undici trofei in bacheca, esaltando chi non ha vinto nulla - o quasi - come Marcelo Bielsa?

Da allenatore, Massimiliano Allegri ha vinto 6 campionati italiani, 3 Supercoppe italiane e 4 Coppe Italia (stabilendo il record di vittore a pari merito con Sven-Göran Eriksson e Roberto Mancini). Trofei conquistati sul campo alla guida tecnica di squadroni come il Milan e Juventus. Per onestà, rose imbottite di super campioni (Pirlo, Ibrahimović, Vidal, Higuain, Dybala, Buffon, Chiellini, etc.). Ma vincere non è mai semplice per nessuno, ce lo racconta la storia del calcio. 

Da calciatore, Lele Adani, ha vinto una Coppa Italia con la Fiorentina (2000-2001); È stato un difensore modesto, ma complessivamente ha fatto una buona carriera. E' arrivato a giocare in un top club italiano (Inter 2002-2004). Al contrario - sicuramente più talentuoso di Adani - Max Allegri ha vinto "zero" titoli da calciatore. Inoltre, l'ex centrocampista livornese non ha mai giocato in un grande club.

Galeone disse di Max: "Guardi che lui da giocatore ha fatto meno, molto meno di quanto meritasse". 

Per ovvie ragioni un confronto "serio" tra i due non è possibile, perché in questo momento Max e Lele fanno due lavori totalmente diversi. Max allena la Juventus con un discreto successo, l’altro è un un bravo opinionista/influencer. Nulla di più, nulla di meno per entrambi.  

Ma la vera domanda da farsi è la seguente: perché prendere come unità di misura internazionale della competenza calcistica, El Loco, Bielsa? In quaranta anni di carriera l’argentino ha vinto, soltanto, 3 campionati argentini col Newell's Old Boys: 1990, 1992 e il Vélez Sársfield: 1998. Nulla in Europa.

Abbiamo chiesto ai nostri follower, chi ha ragione risultatisti, giochisti, Allegri o Adani? 
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