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Simone Inzaghi e l'esilio dorato: "tra applausi, silenzi e ingratitudine"!

  Simone Inzaghi, nel silenzio più totale dopo quattro anni intensi, ha lasciato l’Inter. Lo ha fatto pochi giorni dopo una clamorosa e inspiegabile sconfitta per 5-0 nella finale di Champions League contro il PSG, come se la sua squadra non fosse mai realmente scesa in campo. E questo, dopo aver eliminato in semifinale uno dei Barcellona più forti degli ultimi dieci anni, con una prestazione tatticamente perfetta e con quel pizzico di coraggio e fortuna che nel calcio non guastano mai. Il crollo finale, soprattutto in campionato e inspiegabilmente nella partita più importante dell’anno, è stato fatale, ma anche profondamente amaro. Eppure, i Mass media e parte della tifoseria non hanno avuto nessun dubbo: da allenatore in ascesa del calcio europeo a tecnico sopravvalutato e fortunato, il passaggio è stato fulmineo. Inzaghi è stato screditato in fretta e con superficialità, come spesso accade nel nostro Paese quando qualcuno decide di intraprendere strade diverse e quando non ...

E' lo scudetto di Spalletti e De Laurentiis!? Meno dei tifosi!!

Alla fine Spalletti ce l’ha fatta, vince il primo scudetto della sua lunga e onorata carriera dopo averci provato per anni, soprattutto, con la Roma. Con i giallorossi c’è andato molto vicino nella stagione 2016-2017 con il secondo posto e il record dei punti (87). Alla fine, lo scudetto lo vinse la Juventus - uno squadrone - con 4 punti di vantaggio sui giallorossi. All'estero ha vinto 2 campionati russi con lo Zenit (2010, 2011-2012).
 
Vince col Napoli con il record di 80 punti alla 33^ giornata, 5 partite ancora da giocare e, teoricamente, con altri 15 punti a disposizione; quindi l’impresa vale molto di più per Luciano Spalletti. Ha un valore inestimabile, enorme, anche perché in estate nessuno era disposto a scommettere, nemmeno, un centesimo sulla squadra partenopea dopo gli addii eccellenti di Insigne, Fabián Ruiz, Mertens e Koulibaly
 
Il Napoli di quest'anno, praticamente, non ha avuto avversari. Troppo più forte la rosa allenata da Luciano rispetto alle rivali (Lazio, Inter, Milan, Juventus e Roma). 16 punti di distacco sulla seconda in classifica è tutto grasso che cola a Napoli.
Non ci credevano, soprattutto, gli stessi tifosi napoletani, anzi molto critici, spesso violenti, maleducati - per non dire altro - nei confronti di allenatore, società e Presidente. Ma non soltanto loro sono stati presi di mira dal fuoco amico, perchè all'arroganza non c'è mai un limite. Meret era un bidone. Mario Rui un mezzo calciatore e i nuovi acquisti non erano all'altezza dei senatori storici scappati all'estero per una motivazione solo economica. I tifosi napoletani sono stati prima sedotti e poi abbandonati dai loro ex beniamini. Lasciati con le tasche vuote, zero titoli e le tasche piene di sassi. A differenza loro - gli ex - sono andati via da Napoli con un conto in banca da nababbo per andare a guadagnare ancora di più all'estero.
In estate, addirittura, volevano cacciare Mr Spalletti. Troppo arrogante e presuntuoso per loro. Un perdente in Italia. Vendere il Napoli agli arabi (generici) e costruire subito il nuovo stadio in città. Il modello da imitare era il Milan dello scudetto made in Fondo USA. Quello che volevano fare a De Laurentiis e famiglia - i papponi - non può essere nemmeno ricordatO perche si andrebbe a rovinare la festa scudetto. Insomma, per farla breve, non andava bene nulla a Napoli, dal Merchandising al settore giovanile fino alle infrastrutture.
 
Invece è stato scudetto! E’ la rivincita di Aurelio De Laurentiis; mai propheta in patria, checché se ne dica a Napoli e dintorni. Gli stessi napoletani ora sono diventati i maggiori sostenitori del Presidente De Laurentiis per il quale adesso metterebbero anche una mano sul fuoco e forse pure altro. Saliti, a piedi uniti e scalzi, tutti sul carro “comodo” di Aurelio, come se nulla fosse mai accaduto. Per la serie scordiamoci il passato Simmo 'e Napule paisà. Dalla musica al cinema, come la più classica commedia napoletana. Il Napoli è diventato nuovamente azzurro, il Principe. 
 
ED ERA ORA!
 
Dopo 33 anni (1990) il Napoli torna a rivincere lo scudetto. Era il Napoli di Maradona. Oggi è il Napoli di tutti i calciatori della rosa napoletana. Un nome farebbe un torto a tutti gli altri. E' una vittoria di squadra. Bravi, bravissimi, tutti a crederci dall’inizio FINO ALLA FINE. Felice per Luciano Spalletti. Vince con merito anche  in Italia. E' il terzo scudetto della storia del Napoli. E' ora di rendere omaggio a questo NAPOLI. 
Per quanto ci ruguarda, abbiamo previsto tutto questo, dati causa e pretesto:

#Napuleè: Napoli milionaria, ora tutti sul carro di De Laurentiis? Di SpaceSerieA agosto 29, 2022

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