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Simone Inzaghi e l'esilio dorato: "tra applausi, silenzi e ingratitudine"!

  Simone Inzaghi, nel silenzio più totale dopo quattro anni intensi, ha lasciato l’Inter. Lo ha fatto pochi giorni dopo una clamorosa e inspiegabile sconfitta per 5-0 nella finale di Champions League contro il PSG, come se la sua squadra non fosse mai realmente scesa in campo. E questo, dopo aver eliminato in semifinale uno dei Barcellona più forti degli ultimi dieci anni, con una prestazione tatticamente perfetta e con quel pizzico di coraggio e fortuna che nel calcio non guastano mai. Il crollo finale, soprattutto in campionato e inspiegabilmente nella partita più importante dell’anno, è stato fatale, ma anche profondamente amaro. Eppure, i Mass media e parte della tifoseria non hanno avuto nessun dubbo: da allenatore in ascesa del calcio europeo a tecnico sopravvalutato e fortunato, il passaggio è stato fulmineo. Inzaghi è stato screditato in fretta e con superficialità, come spesso accade nel nostro Paese quando qualcuno decide di intraprendere strade diverse e quando non ...

E se tra Mourinho e Zidane fosse, invece, Allegri a spuntarla😨 per la panchina del PSG?


La Juventus impatta contro il Siviglia, 1-1, alla fine riesce a raggiungere il pareggio al ’97. Questa squadra non molla mai, ha sette vite come i GATTI.

A parte la battuta facile, nella bolgia del Ramón Sánchez-Pizjuá  la Juventus dovrà fare una partita, praticamente, perfetta per superare gli spagnoli, allenati da José Luis Mendilibar. Detto questo - nonostante una finale “importantissima” da conquistare sul campo - i bianconeri sembrano con la testa proiettati alla nuova stagione. 
Da Napoli Giuntoli sembra più vicino, ma a Torino resta sempre il rebus irrisolto dell'allenatore. Max resterà alla Juventus, oppure deciderà di andare altrove dopo una stagione vissuta con luci e ombre? I risultati pendono tutti a favore di Allegri (a parte l’eliminazione anticipata dalla Champions League) - considerando anche le difficolta extra calcistiche affrontate durante la stagione in corso - ma latita il gioco della Juventus. Con Pogba, infatti, è stato il grande assente nell'era Allegri 02. Oggettivamente la Juventus gioca male, c’è poco da aggiungere all’argomento, ormai, saturo di discussioni tra giochisti e risultatisti.

Allegri è un uomo intelligente, ma non insegna calcio proprio a nessuno. Max è più vicino alla figura del manager all’inglese che a quella di un allenatore virtuoso. Sicuramente più adatto a una grande squadra con un progetto tecnico ed economico bello e fatto. Attualmente, la Juventus è un cantiere aperto, ove i ruoli non sono ancora stati definiti. Il futuro è incerto, per adesso si naviga a vista. Quindi i due destini - quello di Allegri e della Vecchia Signora - potrebbero dividersi consensualmente alla fine della stagione. A tal proposito, filtra una notizia dall’estero che  - se confermata - sarebbe clamorosa. C’è l’interesse del PSG per Max Allegri, considerando l’amicizia con il DS Campos. Con un’offerta concreta dei parigini, alla ricerca ossessiva della Coppa dalle grandi orecchie, il matrimonio si farà per buona pace degli amanti del corto muso. Meglio o peggio per la Juventus? Abbiamo chiesto al popolo della social. Alla rete l'ardua sentenza.    

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