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“Io senza calcio non sto bene. Fosse per me arriverei a morire in tuta, a novant'anni, all'aria aperta, a insegnare pallone a qualche ragazzo che avesse ancora voglia di starmi a sentire”. [Zdnek Zeman]
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Marotta la chiave del successo nerazzurro grazie alla Juventus?
L’Inter ieri sera ha conquistato l’accesso alla finale di Champions League dopo tredici anni di astinenza, grazie a delle ottime prestazioni, soprattutto contro i cugini rossoneri, fatte di grinta, forza e grande freschezza atletica. Una finale dicevamo frutto di una rifondazione iniziata con l’era Spalletti, passando per Antonio Conte, con la vittoria dello scudetto, fino a giungere a oggi e al criticatissimo Simone Inzaghi su cui nemmeno il più ottimista avrebbe puntato un centesimo per un ipotetico accesso alla finale di Champions.
L'#Inter in finale di 🏆 è il frutto di una programmazione che parte da lontano ovvero da quando #Marotta è l'Ad dei ⚫🔵. Diciamola tutta "regalarlo" ai suoi principali rivali è stata la fine del dominio ⚪⚫ in 🇮🇹 e la chiave del successo ⚫🔵❓ pic.twitter.com/fsBLlh6n9G
— SpaceSerieA®️🇮🇹 (@SpaceSerieA) May 17, 2023
Lo ricordo tanti anni fa, è sempre stato così, venne da giovane in Sicilia che cercava un portiere tea i dilettanti per il Varese Calcio, alla fine pescò da un settore giovanile Michelangelo Rampulla, da allora ne ha fatta di strada
— Salvo Costadura (@SalvoCostadura1) May 17, 2023
Da quando il manager varesino nel 2018 lascia la Juventus per vestire i panni dell’Inter, i nerazzurri si sono sempre di più avvicinati ai rivali bianconeri fino ad interromperne un dominio che durava da quasi un decennio. Un vantaggio della Juventus nei confronti delle rivali italiane che sembrava insormontabile per tutti, un clamoroso “autogol” che ha spalancato le porte per la fine di un lungo ciclo che quasi nessuno credeva potesse finire, coincidenze?
Il Varese non aveva soldi per l'iscrizione al campionato di serie A, le spese cominciavano a lievitare, forse per questo quell'anno non salirono in A, già una gestione di un club nella massima divisione era intorno ai 6 miliardi di lire
— Salvo Costadura (@SalvoCostadura1) May 17, 2023
Nel calcio nulla accade
per caso. Nessuno sa di fatto con certezza cosa o chi nel 2018 abbia fatto si che
Marotta lasciasse la Juventus per i nerazzurri: tra chi dice che sia stato per l’acquisto
onerosissimo del supercampione Cristiano Ronaldo, c’è chi dice perché abbia litigato con il suo braccio destro di una
vita Fabio Paratici, tra l’altro suo successore, tra chi dice che semplicemente
aveva voglia di cambiare aria e che avesse già da tempo un accordo con l’Inter.
Fatto sta che la scelta dell’ex presidente bianconero, Andrea Agnelli sul farlo
andare via a cuor leggero non si rileverà per nulla azzeccata e oggi la Juventus
si trova a dover fronteggiare una profonda crisi societaria, oltre che di risultati,
dopo aver permesso al suo miglior manager di passare ai principali rivali. Molti
tifosi bianconeri additano alla sua perdita la causa degli insuccessi degli ultimi
anni e onestamente resta davvero difficile dargli torto poiché resta comunque uno
dei migliori manager d’Italia dopo che ha conquistato, nell’ultimo decennio, 8 scudetti,
tre finali di Champions e una finale di Europa League.
Ma di quale programmazione parlate? L’Inter è una società indebitata fino al collo, ma si sa, solo nel calcio realtà del genere continuano ad esistere invece di chiudere bottega.
— PAT (@gravinantonio) May 17, 2023
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