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Simone Inzaghi e l'esilio dorato: "tra applausi, silenzi e ingratitudine"!

  Simone Inzaghi, nel silenzio più totale dopo quattro anni intensi, ha lasciato l’Inter. Lo ha fatto pochi giorni dopo una clamorosa e inspiegabile sconfitta per 5-0 nella finale di Champions League contro il PSG, come se la sua squadra non fosse mai realmente scesa in campo. E questo, dopo aver eliminato in semifinale uno dei Barcellona più forti degli ultimi dieci anni, con una prestazione tatticamente perfetta e con quel pizzico di coraggio e fortuna che nel calcio non guastano mai. Il crollo finale, soprattutto in campionato e inspiegabilmente nella partita più importante dell’anno, è stato fatale, ma anche profondamente amaro. Eppure, i Mass media e parte della tifoseria non hanno avuto nessun dubbo: da allenatore in ascesa del calcio europeo a tecnico sopravvalutato e fortunato, il passaggio è stato fulmineo. Inzaghi è stato screditato in fretta e con superficialità, come spesso accade nel nostro Paese quando qualcuno decide di intraprendere strade diverse e quando non ...

Juventus-Inter questa volta c'è il Var, non ci sarà un altro caso Ronaldo-Iuliano?

 

Domani sera, alle 20.24, va di scena il derby d’Italia, Juventus-Inter. Match importantissimo, non soltanto per la rivalità storica dei due club, tra la prima e la seconda in classifica.

Lato social, i nostri follower sono scatenati, vecchi scheletri fuoriescono, prepotentemente, dall’armadio come l’episodio "chiacchieratissimo" tra Iuliano e Ronaldo, risalente al lontano 26 Aprile 1998. Un derby d’Italia che, allora, decise lo scudetto a favore della Juventus tra le polemiche accesissime di Massimo Moratti (Proprietario dell’Inter) e Gigi Simoni, quest’ultimo allenatore dell’Internazionale di Milano. Sono passati quasi 25 anni da quella partita rimasta nella storia del calcio, ma la polemica non si placa da entrambe le parti contendenti. Era rigore o no?

Massimo Moratti – Presidente dell’Inter

«Sono amareggiato e arrabbiato, è la prima volta nella mia vita che lascio lo stadio prima della fine. Ma non avevo voglia di essere preso in giro fino alla fine. Non volevo credere a una cosa del genere, mi pareva che solo pensarlo sconfinasse nel ridicolo. Invece è proprio capitato. Devo dire che non immaginavo a una cosa così sfacciata».


L’Inter deve rinunciare a Bastoni e Pavard infortunati, ma rosa nerazzurra è talmente forte che Inzaghi è in grado di schierare una formazione altamente competitiva con Acerbi, De Vrij e Darmian in difesa. E' tutto grasso che cola per Simone Inzaghi. A centrocampo, l’allenatore dell’Inter ha la coperta lunghissima; Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan - il centrocampo titolare - dovrebbero partire dal primo minuto di gioco. In attacco confermatissimi Lautaro Martinez e Thuram, una coppia da urlo. La difesa della Juventus è stata avvisata.

Allegri recupera, invece, McKennie e Miretti ma col dubbio Locatelli a mezzo servizio. Molto probabilmente il forte centrocampista italiano partirà dalla panchina. In attacco l’unica certezza è Federico Chiesa, in grande spolvero dopo le buone prestazioni con la Nazionale di Luciano Spalletti. Ma nella Juventus, Federico gioca in un altro ruolo e in una squadra meno offensiva rispetto agli azzurri. Max Allegri sarà in grado di valorizzare “finalmente” le caratteristiche del forte attaccante juventino? Al campo l’ardua sentenza.  

Moise Kean dovrebbe partire da titolare, con Dusan Vlahovic destinato a sedersi in panchina; a questo punto, non si esclude la cessione del forte calciatore serbo già nel mercato di riparazione invernale. Sarebbe abbastanza clamoroso, visto le premesse rosee di questo rapporto di lavoro, ma la Juventus ha bisogno di soldi freschissimi da investire per un centrocampista di fama mondiale. Nonostante i fari spenti, Allegri ci crede a uno scudetto che sarebbe clamoroso.

Ritornando al 26 Aprile 1998, una domanda sorge spontanea: Cos’è cambiato da allora tra le due società? Assolutamente niente! La rivalità è sempre la stessa anzi - togliendo il forse - più acerrima di allora, ma questa vola ci dovrebbe essere il VAR a spegnere le polemiche in campo, giusto o, come al solito, saranno corsi e ricorsi storici?  


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