Passa ai contenuti principali

IN PRIMO PIANO

Simone Inzaghi e l'esilio dorato: "tra applausi, silenzi e ingratitudine"!

  Simone Inzaghi, nel silenzio più totale dopo quattro anni intensi, ha lasciato l’Inter. Lo ha fatto pochi giorni dopo una clamorosa e inspiegabile sconfitta per 5-0 nella finale di Champions League contro il PSG, come se la sua squadra non fosse mai realmente scesa in campo. E questo, dopo aver eliminato in semifinale uno dei Barcellona più forti degli ultimi dieci anni, con una prestazione tatticamente perfetta e con quel pizzico di coraggio e fortuna che nel calcio non guastano mai. Il crollo finale, soprattutto in campionato e inspiegabilmente nella partita più importante dell’anno, è stato fatale, ma anche profondamente amaro. Eppure, i Mass media e parte della tifoseria non hanno avuto nessun dubbo: da allenatore in ascesa del calcio europeo a tecnico sopravvalutato e fortunato, il passaggio è stato fulmineo. Inzaghi è stato screditato in fretta e con superficialità, come spesso accade nel nostro Paese quando qualcuno decide di intraprendere strade diverse e quando non ...

Giacomo Raspadori brilla contro la Macedonia, sul web si sprecano i paragoni. E' il nuovo Paolo Rossi?

 
L’Italia convince e vince contro la Macedonia del Nord e si porta al secondo posto della classifica, girone C, valido per la qualificazione UEFA Euro 2024. Sarà decisiva la partita contro l’Ucraina, lunedì 20 novembre a Leverkusen.

Nel tabellino dei marcatori ci vanno a finire Matteo Darmian, Giacomo Raspadori, Stephan El Shaarawy e, con una doppietta, un ritrovato Federico Chiesa.

Da segnalare l’ennesimo rigore sbagliato (il terzo di fila) dall’italo brasiliano, Jorginho, tirato in modo indecente tra le mani di Dimitrievski S. Rigore che poteva costare “molto caro” all’Italia di Spalletti, andando a rievocare i fantasmi di un recente passato. Per fortuna, dopo pochi minuti, Federico ha rimesso subito la CHIESA al centro del villaggio azzurro. Ma adesso anche basta, Luciano Spalletti tolga al mediano dell’Arsenal la licenza di tirare i rigori.

D’interesse tattico, la scelta del C.T. degli azzurri di riproporre Raspadori - la riserva di lusso di Osimhen al Napoli - al centro dell’attacco della Nazionale Italiana, tenendo in panchina centravanti di razza come Kean e Gianluca Scamacca.

Sul web si sprecano i paragoni “illustri” per Giacomo Raspadori. C’è chi lo paragona a Quagliarella e chi addirittura a Paolo Rossi. Qualcuno ha giustamente storto il naso, altri hanno gridato alla blasfemia vera e propria.

Ma non soltanto c’è il paragone con calciatori del passato, più o meno illustri, ma anche una suggestione tattica che potrebbe fare al caso di Walter Mazzarri, neo tecnico del Napoli dopo l’esonero a sorpresa di Garcia.   

Se Giacomo Raspadori giocasse, alla Lautaro Martinez, in un 3-5-2 (Modello Simone Inzaghi)?

Come al solito, al web l’ardua sentenza. Intanto, ci aspetta una partita molto difficile contro l’Ucraina e non possiamo assolutamente fallire; il futuro e la credibilità del calcio italiano è a rischio, Jorginho permettendo. Ma con un Raspadori in modalità Paolo Rossi è lecito sognare!


Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. Alcuni testi o immagini inseriti in questo blog sono tratti da internet e, pertanto, considerati di pubblico dominio; qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email stanzavxl@gmail.com. Saranno immediatamente rimossi

Commenti

Post più popolari