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Simone Inzaghi e l'esilio dorato: "tra applausi, silenzi e ingratitudine"!

  Simone Inzaghi, nel silenzio più totale dopo quattro anni intensi, ha lasciato l’Inter. Lo ha fatto pochi giorni dopo una clamorosa e inspiegabile sconfitta per 5-0 nella finale di Champions League contro il PSG, come se la sua squadra non fosse mai realmente scesa in campo. E questo, dopo aver eliminato in semifinale uno dei Barcellona più forti degli ultimi dieci anni, con una prestazione tatticamente perfetta e con quel pizzico di coraggio e fortuna che nel calcio non guastano mai. Il crollo finale, soprattutto in campionato e inspiegabilmente nella partita più importante dell’anno, è stato fatale, ma anche profondamente amaro. Eppure, i Mass media e parte della tifoseria non hanno avuto nessun dubbo: da allenatore in ascesa del calcio europeo a tecnico sopravvalutato e fortunato, il passaggio è stato fulmineo. Inzaghi è stato screditato in fretta e con superficialità, come spesso accade nel nostro Paese quando qualcuno decide di intraprendere strade diverse e quando non ...

Fondi arabi verso il Milan

A volte ritornano diceva il titolo di un film e, mai come questa volta, la cosa si sta avverando per il Milan.

Cominciamo dall'inizio... Sabato scorso iniziano a girare in rete contatti tra la dirigenza del Milan e non precisati fondi arabi del Barhein e, in molti, sui social si riversano a scrivere.. "vabbeh si ricomincia con le tarantelle di voci senza fondamento"...e invece, no, qui le fondamenta ci sono e non si vendono sogni ma solide certezze (parafrasando uno slogan pubblicitario anni ‘80).

Il tutto parte dalla mancanza assoluta di dirigenti allo stadio di Via del Mare di Lecce per Lecce-Milan. 


Furlani segnalato a Dubai per l'apertura dei nuovi uffici del Milan, Cardinale a New York e Moncada in giro per Scouting.
Tutto vero se non fosse che, dietro l'apertura degli uffici, si nascondano anche incontri con fondi arabi interessati al Milan.
E facendo un passo avanti, seguendo un sentiero unico, ulteriore indizio è l'intervista di Paolo Maldini dove tra le varie cose che dice (a Enrico Currò di Repubblica) - asfaltando la dirigenza attuale - "ora comandate voi, ma rispettate la storia del Milan" e in quel “ora” c'è tutto. 
Il senso di quell'ora è che Maldini non ha scelto un momento a caso per l'intervista ma proprio prima che, sempre da Repubblica, uscissero i primi spifferi delle interviste, perchè Paolo è parte integrante della nuova proprietà che sta o starebbe arrivando. Il suo ruolo sarà quello di Responsabile della nuova parte sportiva del Club. 
 

Se poi sarà  così (si parla di Investcorp), presto Paolo rientrerà nel Milan dalla porta principale col suo sodale Ricky Massara. Se sarà, invece, qualche altro fondo arabo a prendere il sopravvento, quale sarà il suo ruolo lo vedremo prossimamente. 

Concludendo le strade che si stanno percorrendo ora sono: Fondo arabo che interviene solo come socio minoritario portando però molti soldi freschi in società oppure (cosa più probabile conoscendo il modus operandi arabo), l'entrata in scena con l'acquisto al 100% della società spazzando via Elliot e Redbird.
Chi vivrà vedrà ma in tempistiche brevi il Milan cambierà volto diventando, come le più forti squadre europee, di proprietà totalmente o in parte degli Arabi.

Milanista non allineato
 
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