“Io senza calcio non sto bene. Fosse per me arriverei a morire in tuta, a novant'anni, all'aria aperta, a insegnare pallone a qualche ragazzo che avesse ancora voglia di starmi a sentire”. [Zdnek Zeman]
Simone Inzaghi, nel silenzio più totale dopo quattro anni intensi, ha lasciato l’Inter. Lo ha fatto pochi giorni dopo una clamorosa e inspiegabile sconfitta per 5-0 nella finale di Champions League contro il PSG, come se la sua squadra non fosse mai realmente scesa in campo. E questo, dopo aver eliminato in semifinale uno dei Barcellona più forti degli ultimi dieci anni, con una prestazione tatticamente perfetta e con quel pizzico di coraggio e fortuna che nel calcio non guastano mai. Il crollo finale, soprattutto in campionato e inspiegabilmente nella partita più importante dell’anno, è stato fatale, ma anche profondamente amaro. Eppure, i Mass media e parte della tifoseria non hanno avuto nessun dubbo: da allenatore in ascesa del calcio europeo a tecnico sopravvalutato e fortunato, il passaggio è stato fulmineo. Inzaghi è stato screditato in fretta e con superficialità, come spesso accade nel nostro Paese quando qualcuno decide di intraprendere strade diverse e quando non ...
Come ha fatto la Juventus a non vincere una Champions con Zinedine Zidane?
La Juventus nella sua storia ha avuto tantissimi campioni, tuttavia non è mai riuscita a incidere come avrebbe dovuto in Coppa dei Campioni, perdendo ben sette finali sulle nove disputate. In tempi recenti ed esattamente nella seconda metà degli anni novanta la Juventus, probabilmente, era la squadra più forte in Europa e nel Mondo ma nonostante la Champions League vinta a Roma nel 96, ha raccolto molto meno di quanto ha prodotto se consideriamo che perse altre due finali di Champions e una di Coppa Uefa con Lippi in panchina. Una squadra come dicevamo completa in tutti i reparti, capace di disintegrare uno degli Ajax più forti della sua storia soprattutto nel 1997.
Ed è proprio in quel
periodo che alla Juventus arriva, per 7.5 miliardi di lire, dal Bordeaux uno
dei calciatori più forti del Mondo e forse della Serie A di quel periodo ovvero
Zinedine Zidane. Classe cristallina, visione di gioco pazzesca, tiro potente
sia di destro che di sinistro, assist man come pochi ma soprattutto famoso per
la sua “veronica”, con cui poteva saltare facilmente due o tre avversari. Analizzando
il suo periodo alla Juventus dal punto di vista delle “performance” il livello
è stato sempre alto tranne quando infortunato ma se andiamo a guardare il suo
palmares in bianconero, considerando l’enorme tasso tecnico dei bianconeri, ha
davvero vinto poco:
Due campionati italiani, 96 – 97 / 97-98, una Supercoppa
italiana, una Supercoppa Europea e una Coppa intercontinentale ma soprattutto
il Pallone d’oro, conquistato dopo il trionfo, con la sua nazionale, nei
mondiali casalinghi di Francia 98.
Abbiamo dunque chiesto al web come sia stato possibile che la Juventus durante la permanenza del fuoriclasse francese, non sia riuscita a vincere nemmeno una Champions League perdendo due finali da grande favorita, visto i grandi percorsi fatti per arrivarci.
Come ha fatto la Juventus a non vincere la C.L. Con un giocatore come Zidane ed altri ? … lo dice la storia, la quale non mente mai. Se a fronte di36 scudetti vinci 1 sola coppa ( la prima, quella dell’Heysel, onestamente non va conteggiata)c’è un motivo preciso: DNA!!!
Alcuni imputano le sconfitte ad una questione di mancanza di Dna altri ad errori arbitrali clamorosi, come accaduto con il Borussia Dortmund nel 1997 e con il Real Madrid nel !998, altri ancora accusano lo stesso calciatore di non essere stato per nulla decisivo in quelle partite.
Beh col Borussia c'erano 2 rigori netti su Jugovic e Bologna Vieni. Col Real il gol in fuorigioco di Mijatovic. Zidane giocò bene entrambe le finali come il resto della squadra. Ma gli episodi furono determinanti
Fatto sta che l'amaro in bocca rimane per quello che poteva essere e che in realtà non è stato in bianconero. Sarà fatalità, sarà stato il destino fatto sta che al primo anno di Real Madrid proprio Zidane decide la finale contro il Bayer Leverkusen, con un gol da cineteca che lo faranno rimanere per sempre nell'Olimpo del calcio.
Ciccio
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