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Simone Inzaghi e l'esilio dorato: "tra applausi, silenzi e ingratitudine"!

  Simone Inzaghi, nel silenzio più totale dopo quattro anni intensi, ha lasciato l’Inter. Lo ha fatto pochi giorni dopo una clamorosa e inspiegabile sconfitta per 5-0 nella finale di Champions League contro il PSG, come se la sua squadra non fosse mai realmente scesa in campo. E questo, dopo aver eliminato in semifinale uno dei Barcellona più forti degli ultimi dieci anni, con una prestazione tatticamente perfetta e con quel pizzico di coraggio e fortuna che nel calcio non guastano mai. Il crollo finale, soprattutto in campionato e inspiegabilmente nella partita più importante dell’anno, è stato fatale, ma anche profondamente amaro. Eppure, i Mass media e parte della tifoseria non hanno avuto nessun dubbo: da allenatore in ascesa del calcio europeo a tecnico sopravvalutato e fortunato, il passaggio è stato fulmineo. Inzaghi è stato screditato in fretta e con superficialità, come spesso accade nel nostro Paese quando qualcuno decide di intraprendere strade diverse e quando non ...

Vlahovic spento.. Colpa solo di Allegri o giocatore sopravalutato?


La Juventus che pareggia a Genoa, è una squadra povera di idee, di inventiva ma soprattutto con il mordente di chi non sembra riuscir a fare più del "minimo" indispensabile per portare a casa la vittoria. Detto questo non sono mancate nemmeno le polemiche, tra presunti rigori non concessi ed espulsioni non date, fatto sta che la Juventus fatica enormemente a trovare la via della rete con i propri attaccanti. 
 
 
In particolare uno di loro è finito nel centro del mirino della critica ma anche di gran parte dei tifosi che cominciano a pensare di aver preso una vera e propria "cantonata", a neanche due anni dal suo acquisto e si chiama: Dusan Vlahovic. 


Ovviamente i tifosi non perdonano nulla soprattutto a chi è stato pagato 80 milioni di euro ed è stato preso per fare la differenza in una Juventus che francamente, rispetto a quella schiacciasassi dei nove campionati di fila, sembra non aver ancora trovato la giusta direzione per poter tornare ai livelli che le competono. Ma allora se Vlahovic è un grande calciatore, come tutti pensano, perchè non riesce a replicare ciò che ha fatto alla Fiorentina, 0.44 di media gol in viola contro lo 0.39 in bianconero, sarà colpa del gioco di Allegri? Colpa degli infortuni? Oppure il serbo pecca in personalità? I tifosi sono divisi sull'argomento ma sembrano avere le idee chiare:

Sicuramente è vero che il gioco poco offensivo di Allegri non aiuta Vlahovic ma nemmeno tutti gli altri attaccanti della squadra bianconera, ed è altrettanto vero che i palloni giocabili per l'attaccante serbo durante le partite non sono poi nemmeno tantissimi. Ma è altrettanto vero però che comunque qualche occasione "nitida" sia arrivata nei piedi del serbo e che sistematicamente sia stata fallita tant'è che il suo bottino personale è di appena 5 reti in nemmeno 15 partite giocate. 

Io credo, come dice questo tifoso sopra, che la verità stia nel mezzo e cioè che Vlahovic debba comunque aiutarsi da solo per cercare di segnare con continuità. Un attaccante deve essere anche in grado di adattarsi al gioco della squadra, bello o brutto che sia, oltre al fatto che deve essere in grado di crearsi delle occasioni, autonomamente, quando i compagni non gli servono i palloni. Il grande giocatore, il campione, il "trascinatore" serve proprio a questo e cioè a decidere le partite quando la squadra non riesce a esprimersi come dovrebbe. Evidentemente Vlahovic non ha ancora acquisito la leadership necessaria per reggere la "pressione" che una maglia come quella della Juventus inevitabilmente richiede. Gli 80 milioni pagati pesano enormemente sulla sua determinazione a fare bene ma in qualche modo non riescono a farlo giocare con la "testa" libera e con quella "leggerezza" d'animo che forse gli servirebbe per acquisire maggiore personalità.

La risposta sta tutta qui: Vlahovic vale 100 Milioni? Probabilmente no, come probabilmente non è nemmeno un giocatore "scarso" ma semplicemente non è riuscito a completare il suo percorso di crescita a Firenze e cioè in un ambiente che gli dava la possibilità di sbagliare senza alcuna conseguenza. Se il serbo non riuscirà a trasformare la pressione e le critiche in "fame" e "cattiveria" probabilmente non può rimanere alla Juventus ancora per molto tempo ....

Ciccio 

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