“Io senza calcio non sto bene. Fosse per me arriverei a morire in tuta, a novant'anni, all'aria aperta, a insegnare pallone a qualche ragazzo che avesse ancora voglia di starmi a sentire”. [Zdnek Zeman]
Simone Inzaghi, nel silenzio più totale dopo quattro anni intensi, ha lasciato l’Inter. Lo ha fatto pochi giorni dopo una clamorosa e inspiegabile sconfitta per 5-0 nella finale di Champions League contro il PSG, come se la sua squadra non fosse mai realmente scesa in campo. E questo, dopo aver eliminato in semifinale uno dei Barcellona più forti degli ultimi dieci anni, con una prestazione tatticamente perfetta e con quel pizzico di coraggio e fortuna che nel calcio non guastano mai. Il crollo finale, soprattutto in campionato e inspiegabilmente nella partita più importante dell’anno, è stato fatale, ma anche profondamente amaro. Eppure, i Mass media e parte della tifoseria non hanno avuto nessun dubbo: da allenatore in ascesa del calcio europeo a tecnico sopravvalutato e fortunato, il passaggio è stato fulmineo. Inzaghi è stato screditato in fretta e con superficialità, come spesso accade nel nostro Paese quando qualcuno decide di intraprendere strade diverse e quando non ...
Tutti i buoni motivi per cui non dobbiamo chiedere scusa ad Allegri!
FIN
TROPPO PRESUNTUOSO.
Nessuno
lo può contraddire, nessuno può rivolgergli delle critiche che va subito in
escandescenza come è accaduto, recentemente, con il “malcapitato, giornalista
di Sky sport Gianfranco Teotino. Il quale, legittimamente, gli aveva chiesto il
motivo per cui la “Juventus” non ottenesse risultati da 8 partite.
La sua non
risposta è stata abbastanza chiara, mettendola, come al solito, in caciara su
un argomento che non c’entrava nulla con la domanda posta. Ma evidentemente in
realtà non sa nemmeno lui perché la Juventus, in fondo, va così male è questo
oltre ad essere preoccupante è abbastanza grave se sei l’allenatore della squadra
più vincente in Italia e guadagni ben sette milioni di Euro a stagione.
⚽⚽ Sondaggione: dopo la sconfitta con la Lazio e un secondo posto sempre più lontano, Mr #Allegri merita l'esonero o NO? #AllegriOut#Allegriin
“Non
ce peggior sordo di chi non vuol sentire” dice il vecchio detto ma nel suo caso
se ne può coniare uno nuovo: “Non
c’è peggior cieco di chi non vuol vedere”, poiché evidentemente il singnor
Allegri o volutamente ci prende tutti in giro oppure gli piace essere autolesionista
evidentemente. Mai visto un allenatore più cocciuto di lui, ovviamente sarà
tipico dei livornesi non lo so, fatto sta che se nella rosa dei calciatori a
disposizione nei hai un paio che potrebbero quantomeno salvare il salvabile e
soprattutto sono bravi tecnicamente li devi far giocare. D’altronde il suo
compito da allenatore è proprio questo cioè cercare di trovare il modo di far coesistere
i calciatori migliori per farli rendere al massimo: invece lui cosa fa? Insiste
e persiste nelle sue idee strampalate e su un modulo che hanno capito anche i
muri, tenendo fuori il calciatore più di talento che ha in questo momento come
Yildiz.. oltre alla cappellata con la Lazio dove pur di non far giocare Iling
Junior o Yildiz ha preferito snaturare Cambiaso in un inedito ruolo di esterno
di Attacco e il suo pupillo De sciglio nel ruolo di terzino sinistro dopo quasi
sei mesi di assenza.. signori miei questa è follia…
TOTALMENTE
IRRESPONSABILE.
In
quasi tre anni e mezzo dal suo ritorno sulla panchina della Juventus, dove lo
ricordo agli allegriani più incalliti che hanno ancora il coraggio di
difenderlo, era arrivato per vincere subito lo scudetto, non ho mai e dico mai
sentito dirgli “la responsabilità è mia”. Non mi si venga a dire che l’anno
scorso se non ci fosse stato lui chissà come sarebbe andata a finire anche
perché tutti dimenticano che prima dei fattacci giudiziari la sua Juventus era
fuori da tutto già ad Ottobre con il
peggior girone di Champions disputato nella storia bianconera e un umiliantissima
sconfitta con il Maccabi Haifa. Le sue responsabilità sono tante se questa
squadra in tre anni e mezzo non riesce a crescere continuando a regredire anno dopo anno, snaturando e svalutando un calciatore dopo l’altro, non può essere
solo colpa dei calciatori e della società che comunque sia ha speso più di 200
milioni sul mercato per accontentarlo per quanto possibile. Un piccolo esamino di
coscienza ogni tanto…. Ma ovviamente “non è mai colpa sua”.
SENZA
PUDORE.
Nel
1999, come risultati siamo su quei livelli, un uomo che rappresenta la storia
bianconera come Marcello Lippi, capì che il suo ciclo era finito e che ormai
non aveva più nulla da dare alla squadra e dopo una clamorosa sconfitta interna
con il Parma rassegnò le sue dimissioni. Un gesto eclatante, forte da uomo vero
che ancora oggi tutti gli juventini ricordano e che in quella occasione non serví
per salvare la Juve da una stagione disgraziata ma che fu utile sicuramente a
salvare il suo onore. Cosa che non farebbe mai Massimiliano Allegri e
attenzione qui non sia tratta di abbandonare la nave che affonda perché è lui
che la sta facendo affondare e forse un suo “abbandono” la potrebbe solo
riportare in acque più tranquille verso quell’ancora di salvezza chiamata Champions
League. Non so se lo fa per soldi, non so se lo fa per orgoglio, fatto sta che le
sue mancate dimissioni sicuramente non fanno bene a nessuno soprattutto a lui
che continuerà ad essere “detestato” da chi non sa più come sopportarlo e che
continua a rovinare quello che di buono aveva fatto nel suo primo quinquennio bianconero.
Non
chiederò mai scusa a chi sta distruggendo la Juventus e a chi continua a
buttarla giù facendone uso e abuso per colpa di una società silente che glielo
continua a permettere. La Juventus non è sua è di tutti i tifosi e sono stanco
di vedere questo scempio ogni domenica continuando ad essere preso in giro
dalle sue dichiarazioni umilianti e deliranti. E ora di dire basta e ora di cambiare
con il passato e di chiudere con questo allenatore ora e per sempre, per il
bene di tutti ma soprattutto per quello
della Juventus. Fino alla fine
Ciccio
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