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Simone Inzaghi e l'esilio dorato: "tra applausi, silenzi e ingratitudine"!

  Simone Inzaghi, nel silenzio più totale dopo quattro anni intensi, ha lasciato l’Inter. Lo ha fatto pochi giorni dopo una clamorosa e inspiegabile sconfitta per 5-0 nella finale di Champions League contro il PSG, come se la sua squadra non fosse mai realmente scesa in campo. E questo, dopo aver eliminato in semifinale uno dei Barcellona più forti degli ultimi dieci anni, con una prestazione tatticamente perfetta e con quel pizzico di coraggio e fortuna che nel calcio non guastano mai. Il crollo finale, soprattutto in campionato e inspiegabilmente nella partita più importante dell’anno, è stato fatale, ma anche profondamente amaro. Eppure, i Mass media e parte della tifoseria non hanno avuto nessun dubbo: da allenatore in ascesa del calcio europeo a tecnico sopravvalutato e fortunato, il passaggio è stato fulmineo. Inzaghi è stato screditato in fretta e con superficialità, come spesso accade nel nostro Paese quando qualcuno decide di intraprendere strade diverse e quando non ...

Sarà una Juventus da scudetto??


Una Juve ancora molto imballata pareggia la seconda amichevole stagionale con il Brest. In realtà sono state poche le note liete, in una partita fatta di tanti errori di impostazione a dimostrazione del fatto che assimilare le idee di gioco di Motta non sarà affatto semplice. Chiaramente non c’è motivo di allarmarsi più di tanto è solo calcio d’ Agosto e il peso della preparazione sulle gambe  si sarà, sicuramente, fatto sentire ma ciò che preoccupa di più, i tifosi, è che la Juventus sia una squadra incompleta.

Gli interrogativi sono tanti, e al 4 di Agosto, la squadra bianconera, manca di due esterni offensivi, un trequartista, un difensore centrale, un vice Vlahovic e, a mio modesto modo di vedere, un terzino destro: la domanda fatidica è c’è la farà ad essere completata per tempo?. Oltre al fatto che gli esuberi non hanno molto mercato e stanno, letteralmente, bloccando i giocatori in entrata , perché la nuova filosofia di Giuntoli è: “tanto esce tanto entra”. Da non trascurare nemmeno il caso Chiesa, messo letteralmente fuori rosa sia dalla società che, da come emerso dall’intervista post partita, dallo stesso allenatore bianconero Thiago Motta. Una stagione dunque che non sembra partire sotto una buona stella dato le grosse lacune della rosa e un nuovo progetto che, francamente, sembra un cantiere aperto a ridosso dell’ imminente inizio di stagione con il Como solo tra due settimane. Un enorme ritardo che rischia di far perdere del terreno prezioso alla nuova Juventus di Thiago Motta nella lotta scudetto e che avrà bisogno di tempo per plasmare la squadra a sua immagine e somiglianza. Siamo sicuri che Giuntoli sa il fatto suo e che alla fine darà al suo allenatore i giocatori richiesti per rendere la Juventus una squadra più competitiva possibile ma non c’è più tempo da perdere il futuro è adesso e bisogna tornare subito a vincere e convincere.

Fino alla Fine

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